di S.F.
Rigori sì, rigori no. Maresca, arbitraggio e polemiche: eccola la scia del ‘Derby dell’Umbria’ vinto dal Perugia con un penalty realizzato da Matteo Ardemagni. Poi però viene il campo e lì, ancora una volta, la tattica di Pierpaolo Bisoli ha avuto la meglio su tutto: risolutezza difensiva, contropiede e vittoria di misura, con l’offensiva delle ‘Fere’ che ha denotato i soliti limiti. E l’arbitro campano c’entra poco. Una sfida bellissima sugli spalti come ricordato dai protagonisti, di certo non altrettanto sul terreno del ‘Liberati’, seppur più accesa e dinamica rispetto all’incontro del 18 aprile.
IL ‘DERBY DELL’UMBRIA’ VISTO DA ALBERTO MIRIMAO, LE FOTO
La tradizione continua Derby casalinghi e Pierpaolo Bisoli, ostacoli insormontabili per Breda. Il tecnico veneto conferma la sua sorte negativa nelle straregionali interne e nei testa a testa con l’emiliano: quarta sconfitta consecutiva ed ennesima delusione al cospetto del collega di sponda biancorossa. Ed il problema non si ferma qui, perché a Latina – turno infrasettimanale martedì – i rossoverdi dovranno fare a meno di Busellato (squalificato), Signorelli, Coppola e Grossi, infortunati. In forte dubbio Zampa e Ceravolo: insomma, il centrocampo è da ‘creare’, e chissà che non arrivi il momento di Antonio Palumbo e Martin Valjent. Il talento slovacco è ‘desaparecido’ dall’addio di Toscano – ultima presenza il 18 settembre a Modena – e, con un Masi in una forma tutt’altro che straordinaria, potrebbe avere la sua chance anche per far rifiatare il ligure.
ARBITRAGGIO E POLEMICHE, I COMMENTI DI ANDREA ABODI E SIMONE LONGARINI
In quattro hanno mostrato continuità e ‘ritmo derby’ sabato: Mazzoni – bene in uscita, sulle uscite e nelle respinte d’istinto, buona lettura anche sul rigore -, Coppola, Busellato e Falletti: l’uruguaiano quando vede biancorosso aumenta il numero di giri e sabato, di fatto, è stata l’unica ‘Fera’ a creare qualche grattacapo a Rosati dalla mezz’ora. Perché la Ternana era partita molto bene in avvio di match, impegnando l’estremo difensore del ‘Grifo’ con due conclusioni da lontano di Signorelli – il venezuelano efficace di nuovo da ‘rifinitore’ prima dell’infortunio – e del centrocampista romano. Troppo poco aver iniziato con il giusto piglio i due tempi, perché poi i biancorossi hanno controllato senza troppa angoscia l’arrembaggio rossoverde. Una blanda reazione del gruppo di Breda.
COREOGRAFIE E FESTA DERBY, LE IMMAGINI
L’infortunio di Coppola e i cambi di Breda hanno sostanzialmente ‘ghiacciato’ il match. In primis perché il centrocampo rossoverde si è sfaldato, perdendo le distanze tra i reparti e senza capacità di costruire un giro palla incisivo contro la ferrea difesa avversaria; quindi l’allenatore trevigiano ha cercato di rimediare inserendo i due giocatori che più si erano messi in mostra nell’amichevole di mercoledì con le giovanili, Dianda e Gondo, senza tuttavia trovare guizzi e giocate risolutive dell’attaccante ivoriano. E anzi, l’ex ‘Primavera’ della Fiorentina, è apparso slegato dal resto della squadra, prendendosi inoltre un giallo immediato dopo nemmeno due minuti. Il talento c’è, serve altro. L’accentramento di Belloni e Furlan – positivi i primi minuti dell’ex Bassano Virtus, poi ben controllato – a fianco di Busellato ha favorito la copertura sugli esterni dell’undici di Bisoli, mentre il duo Avenatti-Gondo non ha mai creato noie alla coppia Belmonte-Volta. D’altronde è il Perugia ad aver calciato più volte in porta al ‘Liberati’.
IL COMMENTO DI PIERPAOLO BISOLI, VIDEO
Un paio di sponde (suo l’assist nella splendida azione rossoverde conclusa con un mancino di Falletti ad inizio secondo tempo) ed un colpo di testa, tutta qui la partita della punta uruguaiana. L’esame tecnico e caratteriale al cospetto del Perugia è andato male per Avenatti: la ‘garra’ in campo l’ha messa invece il suo avversario, Ardemagni. Ed il risentimento muscolare avuto in settimana non può essere una scusante.
IL COMMENTO DI ROBERTO BREDA, VIDEO
Distrazione fatale Ingenuo Alberto Masi nel lasciarsi superare d’astuzia e di fisico da Ardemagni. Non il primo errore stagionale del centrale ligure, la cui discontinuità mentale e d’attenzione nell’arco dei novanta minuti è troppo spesso ricorrente. Sull’episodio che ha deciso il derby è risoluto: «Rigore inesistente. Non c’è stato nemmeno il contatto: solo – ricorda il difensore rossoverde – la mia mano poggiata su di lui e un intreccio di gambe, vorrei rivederlo ma credo sia molto generoso. Ed è un peccato perché abbiamo fatto una buona gara, cercando poi nel secondo tempo di sfruttare le palle lunghe. Purtroppo è andata così, tuttavia siamo consapevoli di aver dato il massimo – conclude Masi – e dobbiamo ripartire già da martedì contro il Latina».
GUARDA LE INTERVISTE AD ALBERTO MASI E LUCA MAZZONI
La replica Non segnava dal debutto in campionato con il Como e per tornare al gol ha scelto la gara più importante dell’anno per il ‘Grifo’. E non solo, perché Matteo Ardemagni ha dato una bella dose di tranquillità a Pierpaolo Bisoli dopo la crisi di risultati del mese scorso. Sia nel gioco aereo che palla a terra il centravanti milanese è sfuggito più volte al ‘controllo’ di Masi: «Mi sono buttato sul tocco di Spinazzola vedendo che Masi non ci sarebbe arrivato: mi sono sentito tenere la maglia e son caduto, poi bisogna rivedere le immagini. Di gioco credo se ne sia visto poco, erano sempre lanci da parte dei difensori su Avenatti e me per battagliare con le due retroguardie. Ritengo – chiude Ardemagni parlando della sfida – che entrambe abbiano fatto bene sul piano dell’agonismo che tecnico, poi l’episodio del rigore ha svoltato il match. Complimenti anche alla Ternana». Un rigore guadagnato di pura esperienza e di abilità nel ‘corpo a corpo’, quella che ancora manca a Felipe Avenatti.
GUARDA LE INTERVISTE A MATTEO ARDEMAGNI E MASSIMO VOLTA
Brividi ‘Liberati’ Il suo lo ha fatto, come d’altronde fa da diverse giornate. Luca Mazzoni, nelle occasioni in cui è stato chiamato alla risposta dalle offensive del ‘Grifo’, ha dato sicurezza e garanzie tra i pali. Tuttavia se davanti sono distratti e in attacco si tira a stento poco può fare: «Ringrazio i tifosi venuti a supportarci, mi sono venuti – le parole di Luca Mazzoni – i brividi nel vedere uno stadio del genere. Detto questo usciamo con una sconfitta non meritata, c’è rammarico e rabbia come normale che sia per una partita che per i tifosi è quella dell’anno. Ora c’è solo da guardare avanti: la classifica è brutta e crediamo di esprimere un – termina il livornese – calcio che non merita tale posizione».
Unità e ripartenze Buona la prova di Massimo Volta al centro della difesa. Al di là di un paio di sponde lasciate ad Avenatti, il difensore biancorosso ha tenuto bene il pacchetto arretrato del ‘Grifo’: «Lo spettacolo – commenta sullo sviluppo del match – c’è stato più fuori dal campo che sul terreno di gioco: noi abbiamo preso i tre punti in una partita dove contavano solo quelli e la battaglia. Ci abbiamo creduto fino alla fine e questo ci ha permesso di vincere con il rigore di Matteo. La squadra ha dimostrato tanta voglia e siamo riusciti a dare una gioia ai tifosi, al presidente ed a noi stessi, ci voleva proprio. La sofferenza è normale – conclude parlando della pericolosità rossoverde – che ci sia in ogni partita: nel primo tempo abbiamo sofferto, tuttavia siamo riusciti a rimanere uniti, compattarci e ripartire. Lo abbiamo fatto alla grande».
IL PERUGIA VINCE, MA NON CONVINCE
L’arbitraggio Una sconfitta che non può trovare giustificazioni nella direzione di gara di Maresca. Perché se Masi si fa sorprendere alle spalle – un errore in ogni caso c’è, il mancato rosso al difensore rossoverde – da un’abile e furbo Ardemagni nella circostanza e Zanon resta più o meno immobile nel tentativo di bloccare lo stacco di Spinazzola, il ‘fischietto’ campano non può avere colpe. Il fallo su Falletti – evidente e non ravvisato da Maresca – resta di difficile interpretazione anche a partita conclusa, seppur il contatto sembra essere avvenuto fuori dai sedici metri. C’è da lavorare su altro.
Festa spalti Meravigliosa la coreografia della curva nord e le successive – anche alla est-Viciani – sciarpate. Però, come in campo, è mancata la capacità di reazione: a livello vocale e di supporto a vincere sono stati i supporter del ‘Grifo’, mentre nell’ultima parte di gara i tifosi delle ‘Fere’ sono rimasti per lunghi tratti in silenzio. Nel momento dove c’era più necessità d’incitamento. Per il derby non c’è più spazio: tra due giorni c’è il Latina.
Doppia multa mille e 500 euro per la Ternana, 2 mila al Perugia: queste le decisioni del giudice sportivo Emilio Battaglia per i petardi – uno dal lato rossoverde, più dall’altro – ed i bengala lanciati in campo prima dell’inizio della partita.