Ternana, è tempo del ‘redde rationem’

Stagione finita con una gara ‘simbolo’: da Vitale a Ceravolo, passando per lo striscione della curva nord. Ora urgono decisioni

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di S.F.

Gara simbolo doveva essere e così è stato. Per tante motivazioni: dai più che probabili addii – e sulla stessa scia c’è Roberto Breda, da Roma contatti a zero – del capitano Luigi Vitale e del vice Fabio Ceravolo, entrambi grandi protagonisti nel 3-2 al Brescia, al messaggio conclusivo lanciato dalla curva nord alla famiglia Longarini, alla piazza e alla società. Di proclami, tanti, i risultati però sono sempre gli stessi. Ora si attende la risposta della proprietà, perché è tempo del ‘redde rationem’. Giocoforza qualcosa e qualcuno si dovrà muovere per decidere cosa fare per l’immediato futuro.

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L'abbraccio tra Vitale e Ceravolo dopo il 3-1

L’abbraccio tra Vitale e Ceravolo dopo il 3-1

Pugno al cielo verso la ‘Est-Viciani’ e un abbraccio fraterno che simbolizza – difficile pensare a cambi di rotta improvvisi da parte della proprietà dopo mesi di mutismo – quel comune destino così amaro e inaspettato. Fabio Ceravolo (49° all time per numero di presenze, 123, nella storia rossoverde, superato Fazio) ha chiuso con ogni probabilità la sua avventura rossoverde realizzando il gol del 3-1, l’11° stagionale (record personale eguagliato) che, in aggiunta ai 4 assist confezionati, gli ha consentito di superare Falletti (10+4) in testa alla classifica dei giocatori più incisivi nel campionato 2015-2016. Non un caso che ciò sia avvenuto con Roberto Breda a guidare il gruppo: proprio con lui, a Reggio Calabria, aveva fatto lo stesso nell’annata 2011-2012 in terra calabrese. Un sicuro ‘up’ per l’allenatore trevigiano.

ROBERTO BREDA AL TERMINE DEL MATCH, VIDEO

Furlan e Avenatti, bella chiusura per loro

Furlan e Avenatti, bella chiusura per loro

A permettere il colpo di testa vincente del locrese è stato il capitano – di fatto, salvo stravolgimenti, l’ex capitano – Vitale. E anche per lui la chiusura è stata come meglio non si poteva immaginare: 8° rifinitura stagionale per lui che, come nella stagione 2012/2013 (6), rappresenta il dato più alto tra il gruppo rossoverde. E poi via di abbraccio.

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‘Basta anonimato’ Playoff (seppur esplicitato solo a dicembre), riavvicinamento dei tifosi e riordino dei conti. Questi, in estrema sintesi, gli obiettivi che si era prefissato Simone Longarini al momento di salire al comando della società. Buoni propositi e idee non mancavano, tuttavia in due casi – per la terza bisognerà attendere la chiusura di bilancio – su tre i risultati sono stati tutt’altro che centrati. E nel secondo tempo i tifosi della curva nord lo hanno fatto ben capire nello striscione esposto nel secondo tempo: una critica non solo alla proprietà, ma anche a squadra e piazza. La ‘rianimazione’ tentata quest’anno dal 31enne romano è fallita, ora non resta che vedere se – in primis – ci sarà un altro tentativo e, soprattutto, chi ci proverà.

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Allenatore, ds e giocatori Ceravolo e Vitale come Fazio, lasciati a scadenza senza una minima – per ora – comunicazione. Il ‘trattamento’ ricevuto dai due è solo una parte delle problematiche da affrontare nell’immediato per la società di via Aleardi: decisione sull’allenatore, scelta di un direttore sportivo – ufficiale – che possa già iniziare a operare sul mercato (Larini e Mirabelli in orbita) e, su tutti, muoversi sul diritto di riscatto per Massimiliano Busellato, giocatore che meriterebbe la riconferma da ‘Fera’. Serve però esercitare un’opzione e di tempo bruciato già ne è trascorso.

Simone Tascone in azione

Simone Tascone in azione

Buon esordio Passando alla partita non è stato un debutto assoluto viste le gare disputate in coppa Italia, ma comunque un’emozione particolare per Simone Tascone. Il ’97 campano ha ben figurato nella gara con i biancazzurri, sfiorando anche la marcatura nel primo tempo: «Noi napoletani – ha commentato – abbiamo questa peculiarità di non mostrare mai nulla, però un po’ di timore c’era. È andata bene, sono contento».

Ruggito uruguaiano Un inizio di 2016 pessimo per Avenatti. Poi nell’ultimo mese e mezzo, tra il matrimonio e una marcia superiore in campo, l’uruguaiano ha collezionato tre reti e un assist per chiudere in bellezza l’annata. Ottime le esecuzioni del centravanti ‘celeste’ sia in occasione del piatto sinistro che è valso il momentaneo 1-1, sia per il filtrante per Furlan: «Bellissimo match per me grazie al gol e all’assist, ma anche per la partita. Volevamo vincere e ci siamo riusciti: per me è stata una stagione difficile in tutti i sensi e con questa partita mi sono tolto un po’ di soddisfazioni. Ho giocato poco, tuttavia ho sempre dato il 100% seppur in qualche match ero un po’ con la testa ‘fuori’. Dove sarò nella prossima stagione? Io voglio – ha terminato l’uruguaiano facendo intendere di voler essere protagonista – solo giocare a calcio». Avenatti ha chiuso la terza stagione in rossoverde con cinque reti e quattro assist.

21 gol nelle ultime due stagioni per Ceravolo. Con Breda ancora in doppia cifra

22 gol (21 in campionato, 1 in ‘Tim Cup’) nelle ultime due stagioni per Ceravolo. Con Breda ancora in doppia cifra

Imprenscidibile Davvero non male il bottino al primo campionato in serie B da titolare per Federico Furlan. Sei reti e quattro assist, uno score che lo colloca al terzo posto assoluto tra i giocatori più incisivi della stagione alle spalle di Ceravolo e Falletti: «Non mi sarei mai aspettato ad inizio anno questo impatto e questa continuità. Ho fatto 40 partite, oltre 30 da titolare: sono molto contento. Ho aspettato tanto per venire a Terni dopo i contatti con Toscano e ho fatto bene, non volevo accontentarmi di giocare in una serie. L’attesa è valsa la pena. La prossima stagione – ha concluso Furlan – sarò ancora qua perché il contratto prevedeva il rinnovo automatico». Sempre che non arrivino offerte dalla serie A. Intanto lui e i compagni di squadra si sono goduti la cena offerta da Roberto Breda. Chissà che non sia l’ultimo gesto del veneto da tecnico rossoverde.

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