di S.F.
«Ragazzi, fatemi parlare un po’ con i ragazzi». La richiesta è di Stefano Ranucci e fa riferimento a un confronto con la squadra nella sala stampa del ‘Liberati’: il tête-à-tête tra dirigenza – presente anche il direttore sportivo Luca Evangelisti, non c’era invece Stefano Bandecchi – squadra e staff tecnico è l’ultimo atto prima della partenza per il ritiro di Castiglion Fiorentino. A bordo dell’autobus rossoverde anche Michele Rigione, neo arrivato in casa ‘Fere’: «Ternana, salvezza il prima possibile. Voglio giocare dopo l’ultimo periodo problematico a Cesena», le prime parole del 26enne centrale difensivo napoletano. Sono ventiquattro i convocati di Sandro Pochesci per il periodo di allenamenti in terra toscana: nessuna sorpresa tra i ‘tagliati’, del quale fanno parte anche gli ‘Over’ Bombagi e Marino.
LE PRIME PAROLE DI MICHELE RIGIONE IN ROSSOVERDE, VIDEO
Maglia numero 15 per l’ex Cesena, titolare per i bianconeri in una delle tre vittorie della Ternana nel girone d’andata. Primi approcci con lo staff tecnico e i nuovi compagni, quindi lunedì – doppia seduta – in campo per iniziare a recepire i dettami del trainer romano: anche a causa dell’indisponibilità di Gasparetto, Rigione è stato schierato nel 4-3-1-2 nella difesa completata da Favalli, Signorini e Valjent, rientrato dalla Slovacchia. Lavoro a parte per Montalto (problema fisico durante la seduta di domenica) e Bombagi, mentre Marino – uno degli esclusi dal ritiro – ha svolto regolarmente l’allenamento.
PROBLEMI PER MONTALTO NELLA PRIMA SEDUTA DEL 2018
Ranucci e Angiulli Il presidente rossoverde si è presentato al ‘Taddei’ alle 15.30 e, dopo aver salutato Pochesci e stretto la mano a Evangelisti, ha assistito all’allenamento accanto a loro. Ranucci si è spostato per circa un quarto d’ora nell’area hospitality (c’è una certa attenzione su questo aspetto) ed è risceso in campo – nel mezzo un’occhiata a un documento cartaceo dal nome ‘Ternana Unicusano focus arbitri – per un colloquio in forma ‘privata’ con Federico Angiulli: i due, una volta allontanatisi dal resto del gruppo, hanno dialogato per cinque minuti. A giudicare dalla gestualità dell’ex Pisa c’è stata qualche spiegazione da dare al dirigente romano; a chiudere il siparietto l’arrivo di Evangelisti con Rigione e una pacca sulla spalla del centrocampista rossoverde. Prima di salire sull’autobus c’è poi un ultimo appuntamento: dalle 17.17 alle 17.24 tutti chiusi in sala stampa per un messaggio di Ranucci a squadra e staff. Oltre a Bandecchi assente anche Emilio Coraggio: il vice di Pochesci ha perso il padre Giuseppe.
MOLTI OSTACOLI PER ARRIVARE ALLA PUNTA
Rigione e la scelta Spazio poi – a sorpresa, visto che non era prevista, non c’è ancora l’ufficialità – alla presentazione del neo difensore della Ternana. Foto di rito con il presidente e via con le prime impressioni sul gruppo: «Già in estate – ha spiegato il campano – c’era stato il contatto con Evangelisti, solo che avevo dato la parola al tecnico del Cesena Andrea Camplone. Poi ci sono stati problemi e mi fa piacere che il direttore sportivo già da un mese e mezzo parlava con Silvio Pagliari, il mio agente: ciò mi ha portato ad accettare questa piazza. Pochesci? Ho seguito la Ternana e fa giocare bene la sua squadra con un calcio propositivo. Sono felice».
EVANGELISTI ALL’OPERA ANCHE PER LE CESSIONI
La Ternana secondo Rigione Non è facile per un difensore inserirsi in un contesto particolare come quello rossoverde. Il campano sa che sarà molto testato per il modo di giocare di Pochesci: «A livello personale ho voglia di migliorare, giocare e salvarmi il prima possibile. Il campionato di B – l’opinione – è equilibrato e bastano due-tre vittorie per trovarti in alto, così come altrettante sconfitte ti fanno scendere in basso: serve fare punti già ad Empoli. La squadra ha incassato molte reti nel girone d’andata, sì, ma gioca bene a calcio: un aspetto rilevante e parlando con il direttore mi ha detto che tante rimonte subite sono arrivate nei minuti finali. Arrivo con entusiasmo e voglia di fare, sono contento. Non vedo l’ora di iniziare».
L’assenza dal terreno di gioco e Tremolada Rigione non scende in campo dal 27 novembre (1-0 al Brescia) e, da titolare, l’ultima apparizione risale proprio a una sfida contro l’Empoli. Al ‘Castellani’, il 18 novembre, finì 5-3 per i toscani: «Mi manca il ritmo partita perché nell’ultimo mese e mezzo ho avuto diversi problemi. Devo trovarlo subito e spero di dare il mio contributo alla Ternana; a livello tattico ho giocato centrale sia nella difesa a due che a tre, pochissime volte il terzino (ultima volta a Chiavari due mesi fa). Se serve – scherza – gioco anche in porta». Gli unici ad aver già giocato con lui sono Favalli (alla Cremonese) e Tremolada, ai tempi delle giovanili dell’Inter: «Luca – conclude – l’ho sentito e mi ha parlato benissimo della società, del gruppo e del mister. Mi ha dato una mano ad accettare Terni; spero che possa continuare così anche nel prosieguo del campionato».
Confronti e compattezza L’unico a parlare dopo i sette minuti di colloquio con Ranucci è il vice capitano Paolucci: «Siamo un gruppo coeso e compatto, sia come giocatori che a livello di società. Siamo contenti che ci sia questa forza, si parte per il ritiro con voglia di lavorare perché serve partire a mille; chi arriverà si integrerà subito alla grande, dispiace per chi va via ma fa parte del calcio. Ognuno sa cosa fare. Mercato? Ho sposato – conclude il 31enne abruzzese – questo progetto e non mi interessa il resto, di certo faremo un inizio di girone di ritorno con attenzione. La cosa che ci è mancata un po’ nel girone d’andata, c’è stato qualche calo di tensione».
Gli esclusi e Paglia Tra i 24 convocati, al di là dei già citati Marino e Bombagi, non figurano Gigli, Capitani, Franchini (già rientrato alla base), Candellone e Taurino: per tutti, con ogni probabilità, si apriranno le porte della serie C per il prosieguo della stagione (Fidelis Andria molto attiva in tal senso). Fanno parte del gruppo i baby Federico Mazzarani e Giuseppe Argento. Infine, in attesa dei rinforzi senior, è stato messo a segno il colpo Davide Paglia per la ‘Primavera’: l’ex capitano dell’Under’ 17 della Lazio, centrocampista con diverse marcature all’attivo, sarà protagonista nel gruppo di Ferruccio Mariani.
Amarcord Viciani A ‘Sport academy’, programma della radio universitaria, è intervenuto il figlio del compianto allenatore dei rossoverdi: «Terni ha rappresentato – ha messo in evidenza Dario Viciani – per mio padre la città d’elezione dal punto di vista sportivo-lavorativo, nonostante sia stata sempre una città di sinistra, cosa che non apparteneva a mio padre che era quasi monarchico. Terni gli è rimasta nel cuore anche quando negli ultimi anni della sua vita la malattia se l’era preso, quando in tv sentiva il nome della Ternana o di Terni, nei suoi occhi c’era sempre un lampo. Nella mia famiglia continuiamo a seguire la Ternana, tutti i sabati guardiamo la partita e ci arrabbiamo perché quest’anno siamo un po’ in credito con la fortuna. Speriamo che Castiglion Fiorentino porti un po’ di fortuna». Da martedì doppie sedute allo stadio Emanuele Faralli.