Terni: «Aiutatemi, salviamo Villa Palma»

Un giovane di Battiferro, Giovanni Castellini Rinaldi, lancia una campagna di crowdfunding per raccogliere una somma di denaro che consenta l’acquisizione e il suo restauro

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«Ho un obiettivo molto ambizioso e voglio riporre la mia fiducia nella generosità delle persone». Giovanni Castellini Rinaldi, un giovane di Battiferro (Terni), ha deciso di ricorrere ad una campagna di crowdfunding per raccogliere una somma di denaro tale da consentire l’acquisizione di Villa Palma e il suo restauro. La campagna è stata lanciata il 25 agosto e, al momento, sono stati raccolti 5 euro sui 5 milioni necessari.

LE FOTO DI VILLA PALMA

Giovanni Castellini Rinaldi

La storia «Cinque anni fa, quando avevo 17 anni, insieme ad un amico e ad un’associazione civica di Terni – scrive Giovanni – iniziai sulla stampa locale una campagna per salvare una bellissima villa cinquecentesca dal degrado e dalla rovina. Si tratta di Villa Palma, circondata da un rigoglioso parco di 20 ettari, ormai inselvatichito. Le condizioni in cui si trova sono pessime ed è a rischio crollo. Le sue sale sono decorate da splendidi affreschi che il tempo e le infiltrazioni d’acqua stanno rovinando. La sua importanza è testimoniata anche dal fatto che in essa, nella seconda metà dell’ottocento, visse un pronipote di Napoleone, Napoleone-Carlo Bonaparte». A sollecitare, da tempo,  la tutela di Villa Palma, anche l’associazione ‘Terni città futura’ con una proposta al Comune di Terni dell’apertura di un tavolo con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, convocando per primi la proprietà e la sovrintendenza per discutere del futuro della Villa.

LA PAGINA PER LE DONAZIONI https://www.gofundme.com/abandoned-italian-cultural-heritage

«Non c’è più tempo» Fatte delle ricerche storiche sulla Villa, «organizzammo un convegno, di cui abbiamo pubblicato gli atti in un piccolo libro. Siamo inoltre riusciti a convincere la proprietà, che è una banca, a compiere dei primi interventi tramite il puntellamento della struttura. Non c’è però più tempo per Villa Palma: se non si interviene subito, tra pochi anni non esisterà più. Per questo ho deciso di ricorrere a questa campagna di crowdfunding. Il mio obiettivo è molto ambizioso, lo ammetto, voglio però tentare e riporre la mia fiducia nella generosità delle persone».

La campagna di crowdfunding L’obiettivo della campagna, spiega il giovane ternano, è quello «di raccogliere una somma di denaro tale da consentire l’acquisizione della Villa e il suo restauro. La banca che ne è proprietaria ha dato mandato al tribunale di disfarsi dell’immobile il prima possibile, in quanto non ha valore di mercato e rappresenta un onere. La stima dei costi di ristrutturazione è di almeno 5 milioni di euro. Tuttavia se riuscissimo a raccogliere 1 milione potrei iniziare le trattative per l’acquisizione, che spero possa essere ad un prezzo simbolico».

Cosa fare con la somma raccolta «Se non dovessimo riuscire a raccogliere una quantità di denaro sufficiente per salvare Villa Palma, cercherò allora di salvare un bene più piccolo e meno costoso da ristrutturare. Se invece la somma di denaro raccolta sarà molto esigua, la userò per acquistare e restaurare piccole opere d’arte e oggetti di antiquariato che si trovano ogni domenica sui banchi dei mercatini in tutta Italia, evitando la loro dispersione. Anche queste piccole cose infatti fanno parte del grande patrimonio storico e artistico italiano».

Un futuro per la Villa Giovanni è «fiducioso che tutti insieme riusciremo a salvare Villa Palma. Se questo sogno si avvererà, realizzerò un libro e un docufilm in cui narrerò e descriverò la ristrutturazione della Villa e la sua storia e in cui il nome di tutti coloro che avranno donato anche solo 1 euro sarà menzionato tra i contributori, affiancato dalla somma donata. Sono convinto che l’unico modo per preservare lo storico patrimonio immobiliare italiano sia di dargli nuova vita e di metterlo nelle condizioni di generare reddito. Dunque, se la campagna di Villa Palma avrà successo, ci potranno essere diverse possibilità per essa: si potranno organizzare visite guidate, convegni e meeting aziendali, rappresentazioni teatrali, addirittura si potrebbe allestire un ristorante nelle sue sale. E chissà, con i guadagni si potrebbe riuscire a restaurare altri beni».

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