Terni, allo sportello sotto falso nome: arrestato ed espulso

Già allontanato dall’Italia, il giovane – della Nigeria – si è rifatto vivo a Terni ma è stato scoperto dal personale dell’ufficio immigrazione

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Era entrato in Italia nel 2015 e aveva presentato richiesta di asilo a Torino, dove la commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato aveva risposto negativamente. Alora il giovane aveva presentato ricorso, perdendolo. Durante i suoi anni in Italia era stato più volte arrestato per violazione della legge sugli stupefacenti e per resistenza a pubblico ufficiale. Nel 2017 la prima espulsione da Varese, ma il soggetto – di nazionalità nigeriana – diventato nel frattempo irregolare, non aveva lasciato l’Italia. Nel 2019 era stato rintracciato e di conseguenza espulso, stavolta dal presidente della regione autonoma della Valle Aosta, ed era stato portato al centro di permanenza e rimpatrio di Torino con successivo trasferimento coattivo nel suo paese di origine.

Rieccolo

Un anno dopo, ad aprile 2020, è tornato di nuovo in Italia è martedì si è presentato allo sportello dell’ufficio immigrazione della questura di Terni per presentare una nuova richiesta di asilo con un altro nome. È bastato il riscontro fotodattiloscopico per svelare agli agenti la vera identità dello straniero e i suoi trascorsi. Per questo è stato arrestato dalla polizia di Stato ternana e, su disposizione del pm Matthias Viggiano, trattenuto fino al rito direttissimo di mercoledì pomeriggio, quando il tribunale di Terni – giudice Biancamaria Bertan – oltre a convalidare l’arresto, ha dato il nulla osta all’espulsione e lo ha condannato a 5 mesi e 10 giorni di reclusione.

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