Terni, api alla Nucula: scatta l’intervento

Fra lunedì e martedì il problema che riguarda la palestra verrà risolto. Ma i genitori si interrogano sulla sicurezza dell’operazione

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Fra lunedì e martedì verrà risolto l’annoso problema dello sciame d’api presso la palestra della scuola media ‘Orazio Nucula’ di Terni. L’intervento è stato disposto dal Comune di Terni ed affidato ad un’impresa edile e ad un apicoltore.

Diatribe

La palestra è off limits dallo scorso 13 settembre a seguito dell’ordinanza emessa dal sindaco Leonardo Latini. L’intervento ha fatto ‘storcere il naso’ a più di un genitore: «Potevano eseguirlo nel weekend, anziché ad inizio settimana, con la necessità di tenere chiuse le finestre delle aule per evitare qualsiasi problema. E forse i tempi potevano essere più stretti».

Rassicurazioni

Dagli uffici comunali – oltre a rimarcare l’assenza di rischi – evidenziano come di questi tempi reperire gli 8 mila euro necessari per l’operazione non sia stato facile e come, prima di disporre il tutto, sia stato necessario attivare un confronto con la Usl e lo stesso apicoltore, individuandone la disponibilità.

La preside

Ma la comunicazione inviata dal dirigente scolastico Barbara Margheriti ai genitori degli alunni, oltre a delimitare il campo delle responsabilità, non va proprio nella direzione di rassicurare: «Si invitano i genitori degli alunni – si legge – a prendere le decisioni più opportune per evitare i rischi collegati all’operazione. Per quanto di nostra competenza, si assicura la chiusura delle finestre come sollecitato dal Comune di Terni, nei giorni di bonifica del plesso». Non è difficile immaginare qualche defezione fra i banchi.

«Disattenzione»

Dalla madre di un bambino che frequenta la ‘Nucula’ giunge un appunto critico sull’intera vicenda: «Innanzitutto – afferma – il disagio arrecato agli alunni per l’impossibilità di usufruire della palestra risale a molti mesi fa, molto prima del termine dell’anno scolastico 2017 -2018. La palla è rimbalzata in continuazione tra scuola, Comune e vigili del fuoco per settimane e non c’è stata nessuna volontà da parte della scuola di risolvere il problema. Infatti solo dopo un colloquio con la preside all’inizio di quest’anno scolastico si è prodotto qualche effetto. L’aspetto più grave – afferma il genitore – sta nel fatto che, trattandosi di una palestra e non di un’aula, sia stato considerato un problema secondario. A causa di ciò i nostri ragazzi non hanno potuto svolgere le lezioni di attività motoria per molto tempo».

 
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