Terni, arsenale in casa: un arresto

Manette per un ternano residente a Cesi. Sequestrate armi e munizioni completamente illegali. Analisi affidate al Ris di Roma

Condividi questo articolo su

di F.T.

Un autentico arsenale completamente illegale, con dieci armi da fuoco, migliaia di munizioni, baionette, manette e perfino proiettili da guerra. A scoprirlo sono stati i carabinieri del comando stazione di Terni, coordinati dal maresciallo Piero Pacetti, al termine di un’indagine che ha portato in carcere un ternano poco più che quarantenne, nullafacente e incensurato. Tutto il materiale è stato individuato fra l’abitazione e la cantina di proprietà dell’uomo, nella zona di Cesi.

LE ARMI SEQUESTRATE: FOTO

Maxi sequestro I militari hanno recuperato ben sette fucili di vario calibro, tutti con matricole abrase o non censiti, uno dei quali era stato modificato e trasformato in fucile a canne mozze. Sequestrate anche tre pistole, fra cui una calibro 22 risultata rubata nel 2007 in un appartamento di Terni, oltre a due scacciacani prive di tappo rosso e forate in modo da sembrare autentiche. Nella cantina sono state trovate anche tre baionette a lama lunga, tutte risalenti ad armi d’assalto della seconda guerra mondiale, altrettanti coltelli, strozzature metalliche e mirini di precisione, tre bossoli di munizioni da guerra da 20, 40 e 90 millimetri e oltre 3 mila cartucce di diversi calibri.

Il kit L’uomo aveva con sè anche un kit per punzonatura a freddo, utile a stampare nuove matricole sulle armi dove le stesse erano state precedentemente abrase. Tutto il materiale verrà inviato al Ris di Roma per capire se sia stato utilizzato in passato per compiere furti, rapine o altri reati. I risultati sono attesi nei prossimi giorni e la speranza degli inquirenti è di poter ricostruire la ‘storia’ delle armi, risalendo ai veri proprietari e all’utilizzo che, nel tempo, ne è stato fatto.

Le indagini del carabinieri di Terni hanno preso il via da una segnalazione confidenziale. Le verifiche successive hanno portato alle prime importanti conferme, fino al blitz scattato all’alba di martedì nell’abitazione e presso la cantina di proprietà del soggetto. Nella prima sono state individuate, ben nascoste in una sorta di cassapanca, alcune armi non da fuoco, mentre il grosso dell’arsenale era custodito nella cantina, ‘sigillata’ con una blindatura particolarmente resistente. In pratica lì non poteva entrarci nessuno, eccetto lui.

I reati contestati dal sostituto procuratore Camilla Coraggio sono: detenzione illegale di armi clandestine, di armi comuni da sparo, di parti di munizioni da guerra, ricettazione, omessa denuncia di armi. Le risultanze investigatve sono state confermate dal gip Simona Tordelli che ha disposto la cuustodia cautelare.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli