Terni, Ast: linea Laf8 da 59.245 mq, parte iter per verifica di assoggettabilità a Via

L’installazione è per trattamento e decapaggio nel reparto Pix1. Cosa è previsto

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di S.F.

L’installazione della linea di trattamento e decapaggio – Laf8 – nel reparto Pix1. C’è questo obiettivo alla base dell’iter per la verifica di assoggettabilità a Valutazione di impatto ambientale avviato dalla Regione: riguarda Acciai Speciali Terni e dello studio preliminare ambientale se ne è occupata lo Studio Sab srl di Salò, nel Bresciano.

TUTTO SU AST

L’area coinvolta

Di cosa si tratta e l’estensione

Nel documento – l’atto è pubblico da martedì 3 ottobre – di 135 pagine viene specificato che il «progetto industriale prevede, tra gli interventi ancora in via di definizione, la realizzazione di una linea di trattamento e decapaggio denominata Laf8, analoga a quelle esistenti». L’ambito è quello della lavorazione dei rotoli provenienti dalla laminazione a freddo per conferirgli determinate caratteristiche meccaniche e superficiali. Estensione? «Occuperà complessivamente un’area di circa 59.245 metri quadrati e sarà ubicata nel settore ovest dell’azienda nel fabbricato area Px1, all’interno del quale sono già presenti le linee di ricottura e decapaggio Laf4, Lac2, Ba2». Gli obiettivi sono diversi.

L’Ast

Perché?

Sono cinque gli scopi principali dell’ammodernamento elencati: miglioramento di prestazioni e riduzione dei costi operativi aumentando l’efficienza, il miglioramento dell’attività di gestione/controllo del processo produttivo con «sistema di automazione che permetta di ridurre al minimo la gestione manuale dell’impianto», aumentare la «possibilità di processare il coil black prodotto dalla acciaieria», incrementare «l’automazione e quindi le condizioni di sicurezza per gli operatori» e, in chiusura, aumentare «il numero dei clienti finali e dell’acciaio venduto senza fermi magazzino e diseconomie produttive». L’impianto sarà in esercizio per 330 giorni l’anno e prevede la presenza di quattro addetti per singolo turno. Come da prassi sono indicate tutte le misure di mitigazione per le emissioni in fase gassosa, liquida, sonora e solida. In definitiva si può affermare – si legge nella parte conclusiva – che le modifiche «non comporteranno impatti significativi sull’ambiente rispetto allo scenario attuale e, pertanto, non si ritiene necessario avviare una procedura di Valutazione di impatto ambientale». Palla alla Regione.

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