Terni, bare all’aria: degrado nauseabondo

Strada Madonna del Monumento: i residui delle esumazioni vengono lasciati all’aperto e i residenti sono costretti a stare chiusi in casa per la puzza insopportabile

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Un odore talmente cattivo da obbligare i residenti della zona – strada Madonna del Monumento, a Terni – a starsene chiusi in casa con le finestre ben serrate. È quello emanato da alcune bare (sic) – residui delle esumazioni effettuate dagli operai che lavorano all’interno del cimitero di Terni – lasciate all’aria aperta, all’interno del recinto cimiteriale, a due passi del vecchio inceneritore.

Insopportabile Chi passa da lì non può non fare caso alla puzza nauseabonda. Le bare invece, salvo che non si spinga leggermente il cancello dietro il quale sono poste, a dieci metri dalla strada pubblica, non si notano. In passato invece proprio la tetra ‘visuale’ dei feretri vuoti aveva fatto scattare altre proteste, con tanto di intervento dell’allora Corpo forestale dello Stato. Se quest’ultimo problema può dirsi (quasi) risolto, non è così per l’odore nauseante derivante dai residui della putrefazione delle salme un tempo contenute in quelle stesse bare, oggi accatastate l’una sopra all’altra.

La protesta e i rischi Un problema che con l’estate, di fatto, esplode, con tanto di insetti a corredo e più di una preoccupazione sul fronte dell’igiene e della sanità pubblica. A pochi passi dalla ‘discarica’ infatti, insistono numerose abitazioni i cui residenti sono pronti a dare battaglia: «Da tempo – spiega uno di loro – è ricominciata, al cimitero, questa abitudine di lasciare le bare all’aria aperta. Ma mentre d’inverno l’odore si percepisce molto di meno, d’estate la situazione diventa intollerabile». In passato gli operai avevano la disponibilità di un cassone in metallo con tanto di coperchio, dove gettare, dopo le esumazioni, queste casse vecchie di anni. Cassone che, dicono i cittadini, non ci sarebbe più da mesi. Ma forse è il caso di intervenire celermente per evitare che al degrado e al fastidio si aggiungano anche rischi per la salute pubblica.

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