Terni Biomassa fermo, lavoratori a casa

Il periodo di funzionamento per effettuare i test è finito e ora si dovranno attendere i risultati. Ma intanto i lavoratori perdono il posto di lavoro

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Le prove tecniche sono state ultimate. Ma il termovalorizzatore di Terni Biomassa resta spento. E non potrà riprendere la propria attività almeno fino a quando non si riunirà la conferenza dei servizi che dovrà esaminare i risultati delle analisi svolte dai tecnici di parte e di quelli di Arpa.

Le analisi I risultati potrebbero arrivare nel giro di un mese, mentre per la conferenza dei servizi i tempi potrebbero essere decisamente più lunghi e la convocazione potrebbe slittare addirittura al prossimo anno. Nel frattempo tutta l’area di stoccaggio dei materiali è stata risoluta e bonificata.

Lavoratori a casa La Tozzi Holding, proprietaria dell’impianto, ha intanto deciso che, stante l’inattività imposta – di non rinnovare i contratti in scadenza di alcuni operai – 3 su 15, per ora, mentre altri due meta andranno a casa a dicembre – mentre i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato potranno ‘scegliere’ tra il trasferimento su altri impianti del gruppo o essere liquidati, secondo quanto prevede la legge, ricevendo una ‘buonuscita’ proporzionata agli anni in cui hanno lavorato nel termovalorizzatore ternano, ma dato che sono stati assunti nel 2014 questa sarà molto bassa: si parla di una cifra pari a due o tre mensilità di stipendio.

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