Terni, bando ‘Cupola’: parte la procedura

Dopo polemiche e attesa la Provincia avvia l’iter per la concessione in gestione del ‘Perona’ in viale Trieste: massimo dieci anni, canone annuo da 9 mila euro

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di S.F.

Le tariffe massime applicabili

Ci è voluto un bel po’ – in ritardo rispetto agli annunci – tra una polemica e l’altra. Ma alla fine ecco la pubblicazione: la Provincia di Terni ha avviato giovedì pomeriggio la procedura per la concessione della gestione e della manutenzione del palazzetto dello sport ‘Renato Perona’ di viale Trieste, più noto come la ‘Cupola’: l’importo base è di 385 mila 200 euro (in realtà il valore dell’appalto è di 496 mila 800 euro, c’è un errore materiale nell’atto, non inficia sul resto) e il criterio di aggiudicazione è l’offerta più vantaggiosa. C’è tempo fino all’11 febbraio per inviare la documentazione. La responsabile dell’iter è Catia De Santis.

IL BANDO COMPLETO PER LA ‘CUPOLA’ DI VIALE TRIESTE

Scadenza 11 febbraio, il canone

Il valore massimo di concessione sarà di dieci anni – specificato che è soggetto a riduzione in fase di gara, poi nella nota ufficiale si parla invece di ‘almeno 15 euro’  – e il valore presunto desunto dall’importo degli introiti previsti è appunto di 385 mila 200 euro. Per quel che concerne il canone annuo da corrispondere a palazzo Bazzani da parte del concessionario sarà di 9 mila euro. Potrà aumentare. «Comunque la durata della concessione – viene puntualizzato – proposta dal concorrente non può essere superiore al periodo di tempo necessario per il recupero degli investimenti insieme ad una remunerazione del capitale investito tenuto conto degli investimenti proposti, da dimostrare con la presentazione del piano economico finanziario». La ‘Cupola’ è una delle strutture coinvolte nel caos estivo – prolungatosi nei mesi successivi – legato all’impiantistica sportiva cittadina: a farne le spese in particolar modo il mondo del basket.

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Chi può farsi avanti

Il bando è aperto – requisiti di idoneità professionale – a società ed associazioni sportive dilettantistiche (le cui forme siano riconosciute dal Coni e quindi iscritte nel registro specifico), enti di promozione sportiva, discipline sportive associate o federazioni sportive nazionali. In qualsiasi caso occorre essere in possesso dell’iscrizione alla Camera di commercio; è vietato partecipare in più di un raggruppamento temporaneo, mentre le imprese con sede legale in altro stato membro dell’Unione europea può presentare domanda in regime di libertà di prestazione di servizi nel territorio itaiano. L’offerta sarà valida per un periodo di 180 giorni dall’esperimento della gara.

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Il pubblico, la sicurezza ed i costi

A carico del futuro concessionario tutti i costi per l’ottenimento delle autorizzazioni all’utilizzo per il pubblico spettacolo e le licenze legate all’agibilità connesse a «qualsivoglia variazione dell’impianto rispetto lo stato di uso attuale; qualora nell’impianto – si legge nel piano di conduzione tecnica – sia consentito l’accesso a singole persone fisiche per l’esercizio di pratiche sportive individuali o di squadra, il titolare dell’impianto è responsabile del controllo e della verifica di tutte le diposizioni di legge in merito con particolare riguardo alle certificazioni di idoneità alla pratica sportiva dei soggetti ammessi all’uso dell’impianto; il titolare della struttura dovrà garantire tutte le attività ed i presidi per la sicurezza sanitaria degli utenti in termini di attrezzature (presidi medici, defibrillatori etc.) e personale qualificato all’intervento, nel rispetto di tutte le normative di settore e nell’ambito della pianificazione della sicurezza di cui ai punti seguenti sia in presenza che assenza di spettatori».

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