Terni, ‘Città Giardino’: «A misura di bambino»

Giovedì al Caos sarà presentato il progetto per una segnaletica di quartiere tutta nuova: «Parla ai più piccoli e pensa all’ambiente»

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Una segnaletica di quartiere tutta nuova, che parla ai più piccoli e che pensa all’ambiente. Giovedì 17 dicembre, alle 17.30 al Caos, sarà presentato il progetto di segnaletica ‘Città Giardino è un cane’, che ha visto collaborare le realtà ‘Molly&partners’ – studio di progettazione visiva, l’associazione di promozione sociale ‘Utilità manifesta’, la scuola primaria ‘Renato Donatelli’ che ha sede nel cuore del quartiere, il Comune di Terni e la fondazione Carit.

‘Quartiere creativo’ «Il progetto – spiega Francesco Maria Giuli, di ‘Utilità manifesta’ – s’inserisce nel più complesso tessuto narrativo del progetto ‘Città Giardino – quartiere creativo’ che, ormai dal 2009, vede diverse entità al lavoro per riqualificare e rilanciare l’identità dello storico luogo cittadino, un tempo simbolo di modernità, socialità, desiderio di apertura e contaminazione culturale».

giardinoIl progetto Avviato nel 2013, il progetto ‘Città Giardino è un cane’, «nasce come ciclo di laboratori didattico-creativi con un duplice obiettivo: da un lato, avvicinare gli alunni della scuola ‘Donatelli’, da sempre l’unica che c’è nel quartiere, alla conoscenza dinamica della storia dei suoi luoghi; dall’altro, rilanciare la riflessione sul diritto dei più piccoli a muoversi con consapevolezza nel proprio territorio. Il progetto evolve, progressivamente, nella progettazione di una segnaletica pensata per e con i bambini».

La presentazione Al lavoro hanno preso parte tre classi per un totale di settanta alunni con i quali si sono attraversate le strade di Città Giardino ‘virtualmente’ e fisicamente, lasciandosi guidare dal desiderio di scoperta e dalla creatività. «Nel corso della presentazione – conclude Maria Giuli – si verrà a capo del curioso titolo di progetto che, alla valenza pedagogica e culturale, affianca quella ambientale. Saranno, inoltre, presentate le tappe di un percorso durato anni di ricerca e di raccolta materiali, di incontri e di relazioni coltivate con i suoi abitanti, tutte tappe che si sono rese indispensabili per entrare in sinergia con il quartiere e con la sua personalità».

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