Terni-Civitavecchia: indaga la Finanza

Riguarda anche i lavori di esecuzione della direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti l’indagine ‘Saldo Zero’ messa a segno dalla procura di Napoli e dalla Guardia di finanza. Settantaquattro in totale gli indagati – una persona è finita in carcere e altre quattro ai domiciliati – e beni sequestrati per un ammontare di 45 milioni di euro.

Il ‘sistema’ Le ipotesi di reato vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla truffa a danno dello Stato, indebite compensazioni di crediti di imposta, utilizzo ed emissione di fatture per operazioni inesistenti. L’indagine è partita dalla denuncia di un dipendente di un’impresa privata che, consultando la propria posizione contributiva, aveva riscontrato che risultava formalmente assunto da una ditta individuale a lui completamente sconosciuta. L’impresa, hanno accertato le Fiamme Gialle, si sarebbe sottratta ai propri obblighi fiscali sin dall’inizio dell’attività, pur avendo effettuato ‘compensazioni’ per circa un milione di euro mediante modello F-24 ‘a saldo zero’. Negli anni, dal 2009 al 2012, risultava avere alle dipendenze circa duecento lavoratori.

Le opere sotto la lente Scavando a fondo i militari hanno scoperto l’esistenza di un sodalizio criminale, guidato a un falso consulente del lavoro, dedito alla creazione di società fittizie riconducibili a prestanome e utilizzate per eseguire indebite compensazioni fiscali. A beneficiare del ‘sistema’ sarebbero stati numerosi datori di lavoro: imprese e società di capitali con sede fra Napoli e Roma, operanti in regime di appalto e sub-appalto per la realizzazione di opere pubbliche come la ‘Metro C’ di Roma, l’ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria e la realizzazione della direttrice Civitavecchia-Orte-Terni-Rieti.

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