Da circa due anni avrebbe sottratto con regolarità merce e denaro dal negozio per cui lavorava. A smascherarla è stata il suo datore di lavoro, titolare di un esercizio pubblico, che l’ha denunciata alla polizia di Stato.
Incastrata Per accertare i propri sospetti il titolare ha organizzato tutto nei minimi dettagli: alcuni suoi conoscenti si erano presentati al negozio effettuando un acquisto, pagandolo con una banconota da 20 euro su cui era stato apposto un segno di riconoscimento. La commessa aveva incassato la somma senza però rilasciare lo scontrino fiscale, perché a detta sua il registratore di cassa non funzionava. Dalla verifica del datore di lavoro è però emerso che quei soldi, in cassa, non c’erano. A quel punto ha affrontato la dipendente che, inizialmente, ha provato a negare ogni addebito, affermando di avere con sé soltanto 25 euro. Per dimostrarlo ha esibito il portafogli e la banconota da 20 euro ‘segnata’ era proprio lì dentro. Scontata la denuncia per furto, aggravato dall’abuso di relazioni lavorative.
Altre denunce Mercoledì pomeriggio, nel corso dell’attività di prevenzione e controllo del territorio, una Volante ha rintracciato un cittadino dominicano di 35 anni che si trovava in giro per il centro insieme ad altri connazionali. L’uomo ha dichiarato di essere privo di documenti e ha fornito le generalità, poi rivelatesi di un suo connazionale regolare. Accompagnato in questura e sottoposto ai rilievi dattiloscopici, è risultato già espulso. Nei suoi confronti è scattata la denuncia per false attestazioni sull’identità ed è stato avviato un nuovo procedimento di espulsione. Sempre mercoledì gli agenti della squadra Volante di Terni hanno rintracciato nei pressi della stazione un 26enne di origini marocchine, cittadino italiano, fermato lo scorso 28 novembre mentre bivaccava in uno stabile abbandonato nei pressi dello scalo. Sottoposto a misura di prevenzione, è stato denunciato per la violazione della stessa.
