Terni, crisi in Comune: «Consiglieri complici»

Federico Brizi (Forza Italia) si scaglia contro quelli della maggioranza: «Hanno nascosto la verità, sapevano e non hanno detto»

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Federico Brizi

Federico Brizi

di Federico Brizi
Consigliere comunale di Forza Italia a Terni

Ogni giorno ci arrivano notizie sconfortanti: nuovi debiti dell’Amministrazione verso Asm, All Foods, fornitori, beni comunali pignorati, partecipate da chiudere come l’Usi, l’Asfm che si oppone all’ipotesi di vendita aziendale.

Tutti noi dell’opposizione passiamo il tempo ad analizzare dati, commentiamo, critichiamo, chiediamo che vengano sostituiti gli assessori, che l’amministrazione cambi di passo, invochiamo le dimissioni del Sindaco.

La mia opinione è però un’altra.

Oggi sta per esplodere una bomba a orologeria innescata nel corso degli anni, nella lotta tra bande e gruppi di potere tutti riconducibili alla maggioranza e che di certo non hanno mai avuto a cuore il destino di Terni.

Di sicuro c’è la voglia di qualcuno che ambisce a sedere sulla poltrona di Di Girolamo e noi della minoranza facciamo la figura delle marionette nel malcelato e bieco tentativo di usarci per giochi di potere.

Credo che la pulizia dovrebbe iniziare dalla base, a partire da tutti coloro conniventi tra di loro che hanno nascosto la verità sullo stato dell’Ente, che sapevano e non hanno detto e così i tanti colleghi di maggioranza che siedono da molte consiliature sui banchi di palazzo Spada, così dirigenti e funzionari comunali che hanno pensato solo a preservare il loro posto protetti dal potentato di turno, così amministratori e dirigenti delle partecipate.

Tutti oggi si ergono a paladini d’un buongoverno che in questa Città non c’è mai stato; usando un’allegoria se ci fossimo veramente trovati in tempi di guerra, tutti coloro che finora hanno celato la verità, sarebbero stati puniti per alto tradimento nei confronti della Città.

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