Terni, detenuto morto: autopsia esclude violenze

L’esame è stato eseguito dal dottor Massimo Lancia. I familiari chiedono chiarezza. Sopralluogo del Garante dei detenuti

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Non sarebbero emerse evidenze di maltrattamenti fisici dall’autopsia eseguita lunedì dal dottor Massimo Lancia, medico legale incaricato dalla procura di Terni ed in particolare dal pm Marco Stramaglia, sulla salma del 38enne moldavo trovato senza vita venerdì nella sua cella del carcere di Terni. Per avere elementi più chiari circa le ragioni del decesso dell’uomo, detenuto per furto e che avrebbe scontato la pena nel corso del 2019, bisognerà attendere l’esame tossicologico. Intanto i familiari del 38enne continuano a chiedere chiarezza su quanto accaduto al proprio congiunto, anche in relazione ai problemi di salute dell’uomo – in particolare all’apparato gastrointestinale – ed alle terapie mediche applicate in carcere. Intanto sempre nella giornata di lunedì il Garante dei detenuti dell’Umbria, Stefano Anastasia, il cui intervento era stato sollecitato anche dalla presidente della Regione Catiuscia Marini, ha effettuato un sopralluogo nella struttura detentiva di vocabolo Sabbione.

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