Terni, Di Girolamo ‘entra’ nella galleria dei sindaci

Il ritratto dell’ex primo cittadino affisso a palazzo Spada accanto a quello dei predecessori

Condividi questo articolo su

La galleria della ‘sala dei sindaci’ di palazzo Spada si arricchisce di un nuovo ritratto: è quello di Leopoldo Di Girolamo, primo cittadino di Terni tra il 2009 e il 2018, affisso martedì mattina con una piccola cerimonia organizzata in suo onore. Cerimonia che è andata ovviamente al di là dei colori politici e delle divisioni, nella pura ottica istituzionale, visto che vi hanno preso parte tra gli altri l’attuale sindaco Leonardo Latini e il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti. «È la prima volta che rientro in queste sale dopo le mie dimissioni – ha detto Di Girolamo ricordando l’amaro epilogo della sua legislatura -, questa è una cerimonia che segna una tradizione». Nel suo breve ma sentito discorso l’ex primo cittadino ha ricordato che il sindaco «è inizialmente espressione di una parte politica, ma nel momento in cui indossa la fascia tricolore diventa sindaco della città nel suo complesso». La cerimonia si sarebbe dovuta tenere nei mesi scorsi, ma era stata rinviata a causa del lockdown.

«Carrellata storia della città». Il ringraziamento

Ferranti ha sottolineato che «anche con questa piccola cerimonia istituzionale si vuole testimoniare che in questa città, che pure è stata caratterizzata da momenti politici all’insegna di una netta contrapposizione, c’è comunque la volontà di collaborare nell’interesse supremo di Terni e della sua comunità». Per Latini «questa carrellata di ritratti è la storia della città in quanto sono le immagini delle persone che hanno dato parte della loro vità alla città. Fare il sindaco è un servizio alla comunità ed è giusto che la città riconosca e rammenti chi ha fatto sacrifici per rispondere a questo impegno, provenendo magari anche da percorsi diversi, come ha fatto il senatore Di Girolamo. Il sindaco è un impegno molto rilevante, è l’interfaccia con la comunità, spesso gravato dai vari governi di ruoli e di incombenze ai quali non è facile rispondere soprattutto quando non si hanno gli strumenti per farlo. Ringrazio Leopoldo Di Girolamo per la sua presenza che è andata al di là del suo essere persona schiva». Ha partecipato anche il vicepresidente del consiglio comunale, Francesco Filipponi.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli