Terni, disabili e verde: «Lavoro penalizzato»

Fp Cgil e Fisascat Cisl contro il Comune per le decisioni su trasporto disabili e decoro: «Delegati al volontariato lavori delicati»

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«Quanto sta avvenendo nel Comune di Terni con il servizio dei trasporti disabili e la gestione del verde pubblico è intollerabile e desta grande preoccupazione». Ad affermalo in una nota sono Valentina Porfidi, della Fp Cgil di Terni, e Sergio Sabatini della Fisascat Cisl, che tornano a ribadire le criticità e problematiche sollevate da tempo dai sindacati.

TERNI, TRASPORTO DISABILI: «STANCHI E DISPERATI»

Trasporto disabili: «Lavoratori penalizzati»

Per quanto riguarda il trasporto disabili, in particolare, Fp Cgil e Fisascat Cisl sottolineano «nonostante le rassicurazioni dell’assessore (Marco Cecconi, ndR) sul fatto che tutto avrebbe funzionato regolarmente, purtroppo è accaduto quanto avevamo ipotizzato e denunciato più volte, con conseguenze negative sugli utenti e sulle lavoratrici e i lavoratori impiegati nell’appalto precedente, che solo in parte sono stati reimpiegati, con sostanziale taglio delle ore, mentre altri sono rimasti senza lavoro».

«Non basta la buona volontà»

«Dalle parole dell’assessore, rilasciate in questi giorni alla stampa – continuano Porfidi e Sabatini – apprendiamo di difficoltà nel reperimento dei volontari da parte di una delle associazioni accreditate. La cosa non ci stupisce: come si può pensare di organizzare un servizio così delicato, che prevede professionalità e impegno costante, con turni e orari prestabiliti, basandolo sulla buona volontà, sul senso civico e il tempo libero messo a disposizione, seppure in maniera encomiabile, della comunità? E ancora – aggiungono – come si pensa di poter fare funzionare il servizio con i pochi mezzi messi a disposizione dalle associazioni/cooperative accreditate?».

Verde pubblico: «Lavori non da volontariato»

Analogo ragionamento, secondo Fp Cgil e Fisascat Cisl, vale per le attività inerenti il verde pubblico, «anche queste portate avanti con il contributo di un’associazione del volontariato che a breve si occuperà anche di rifare le strisce pedonali e i cartelli stradali, attività delicate – osservano Porfidi e Sabatini – e regolate da una normativa per le aziende molto stringente su formazione, dispositivi di protezione, attrezzature, salute e sicurezza dei lavoratori». Insomma per le due sigle «non è accettabile che proprio dalle istituzioni, che noi riconosciamo e rispettiamo, parta un segnale del genere, di forzatura di norme, procedure, regole ed elusione dei contratti collettivi nazionali. Come organizzazioni sindacali chiediamo a questa amministrazione e al sindaco di intervenire quanto prima, per rivedere, con il contributo di tutti gli attori, modalità e procedure che consentano una migliore fruizione dei servizi».

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