Terni, liste d’attesa Usl 2 e ospedale: «Resta forte criticità»

A muoversi su questo fronte è il consigliere Kenny: scatta l’interrogazione

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L’iniziativa è del consigliere Josè Maria Kenny di Innovare per Terni e punta a far riemergere le problematiche legate alle liste d’attese a Terni per ospedale e Usl Umbria 2. Scatta l’interrogazione per il sindaco.

La criticità

All’iniziativa hanno aderito anche Pd, Alleanza Verdi-sinistra e Partito socialista: «Abbiamo esaminato – le parole di Kenny – i dati forniti dalla Regione Umbria alla data del 3 Dicembre scorso, che pure sono lacunosi e parziali, poiché omettono informazioni essenziali come le richieste di prestazione non caricate a sistema perché ‘le liste sono chiuse’. Nonostante ciò, si evidenzia il permanere di una situazione di forte criticità per quanto riguarda la capacità di risposta delle strutture sanitarie pubbliche alla domanda di prestazioni diagnostiche. Nella Usl 2 Umbria si rilevano tempi di risposta molto lunghi per diverse prestazioni ed altrettanto avviene all’ospedale di Terni. Nella interrogazione presentata, che si allega, sono citati i casi più eclatanti. I dati sono stati elaborati con la collaborazione della associazione Federconsumatori, che colgo l’occasione per ringraziare per il meritorio lavoro di vigilanza e di mobilitazione che sta svolgendo. Il trionfalismo con cui la giunta Tesei ha commentato i dati delle liste di attesa – conclude il consigliere Kenny – è completamente ingiustificato. Sarebbe il caso che la presidente Tesei ci dicesse quanto del pregresso è stato smaltito, visto che avevano dichiarato che avrebbero smaltito il pregresso accumulato nei primi mesi dell’anno, ma ciò non è accaduto, o meglio, se qualcosa è accaduto, è perché i cittadini stanchi di aspettare, nel frattempo avevano risolto per conto proprio, rivolgendosi a pagamento a strutture private. Sarebbe il caso che la presidente Tesei ci dicesse qual è la produttività dei servizi pubblici territoriali ed ospedalieri, per capire se il soddisfacimento della domanda si stia spostando verso le strutture private, provocando costi aggiuntivi mentre la produttività delle strutture pubbliche langue. Sarebbe infine il caso che la presidente Tesei ci dicesse perché permanga fortissima questa forma di ‘turismo sanitario’ per cui i cittadini ternani ricevono offerte di prestazione dall’Asl nei luoghi più disparati dell’Umbria, modalità che alla fine, favorisce, sia pur indirettamente, il ricorso alle strutture private. Abbiamo chiesto al Sindaco di farsi parte attiva perché questa pesante situazione sia rimossa quanto prima».

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