Un’odissea iniziata dieci mesi fa e che ancora non è conclusa. Anzi. Siamo nell’ambito della sanità e un lettore di umbriaOn – non il primo che mette in evidenza la difficoltà – segnala il disagio e lo sconcerto per ciò che gli sta accadendo: tutto nasce da richiesta per un esame ecocolordoppler dei grossi vasi addominali arteriosi/venosi datata 20 ottobre 2020.
L’incertezza
A raccontare la negativa esperienza è un uomo di Terni, Araldo, invalido al 100% e con problemi al cuore. Stanco di attendere e seguire le indicazioni a vuoto da parte della Usl Umbria 2, ha deciso di esporre la problematica: «La richiesta è dell’ottobre 2020 – spiega -, dopodiché ho contattato il centro di appuntamento per avere il numero di presa in carico». Fin qui tutto normale. «Un paio di mesi dopo ho richiamato il numero verde 800 636363 (Cup) e mi sono sentito dire ‘tranquillo, la richiamiamo noi’». Poi a stretto giro l’amara sorpresa: «Mi è stato comunicato che la pratica non si ritrovava più ed a quel punto mi hanno dato una email – [email protected] – per la comunicazione. Mi è tornata indietro».
Covid, l’impatto sulle prestazioni sanitarie – Il report Gimbe
La critica
L’emergenza Covid non aiuta chiaramente. Nulla da fare al momento: «Non so più che fare. Sì, c’è la possibilità di farla a pagamento, ok, ma possibile che l’assistenza sia a questi livelli? Perché allora dalla Regione dice che si sono rimessi in linea con le visite quando ci sono casi come il mio? Gli appuntamenti o non li danno oppure li perdono. E per una visita diabetologica mi è stato detto di andare a Spoleto o Marsciano. Ma Tesei e Coletto sanno qual è la reale situazione sui territori? Non è possibile una cosa del genere». Non l’unico in attesa.