Terni, minaccia vicino con un cacciavite: pregiudicato arrestato

L’uomo è evaso dai domiciliari per continuare a dare vita maledetta al vicino e ai suoi familiari. Denunciato e poi spedito in carcere

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Un 46enne ternano, pluripregiudicato e ristretto agli arresti domiciliari, nel pomeriggio di martedì 2 marzo è evaso dalla propria abitazione – nel quartiere ‘Metelli’ – per minacciare un vicino di casa mentre usciva dal palazzo, urlandogli che lo avrebbe fatto saltare in aria insieme a tutta la sua famiglia e tentando più volte di colpirlo con un arnese in ferro. Il vicino è riuscito a disarmarlo ed ha subito chiamato le forze dell’ordine e il 118. A riferire l’accaduto è la questura di Terni.

Parapiglia sedato. Minacce continue da più di un mese

La squadra Volante, giunta subito sul posto, ha rinvenuto e sequestrato l’arnese in ferro – un giravite lungo circa 70 centimetri – ed ha accertato che nell’abitazione del pregiuduicato erano effettivamente presenti delle bombole di gas che l’uomo utilizzava per riscaldare gli ambienti. Il 46enne è stato trasportato al pronto soccorso dove è stato medicato per le policontusioni riportate ed il vicino di casa, che era stato aggredito e minacciato, ha sporto denuncia nei suoi confronti. Non solo per i fatti accaduti nel pomeriggio, ma anche per le reiterate gravi minacce e per gli atti persecutori che lui e la sua famiglia hanno subito dallo scorso gennaio, ossia da quando il soggetto era stato posto ai domiciliari.

La denuncia e poi il carcere

Una volta dimesso dal pronto soccorso, il 46enne ternano è stato ricondotto nella sua abitazione per il ripristino degli arresti domiciliari ed è stato denunciato per evasione, minaccia aggravata dall’uso di un’arma e atti persecutori. Successivamente dall’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Terni è stata data comunicazione del fatto all’ufficio di sorveglianza di Spoleto che ha emesso un’ordinanza di sospensione della detenzione domiciliare, disponendo l’immediato accompagnamento del soggetto presso l’istituto penitenziario più vicino. L’uomo è stato quindi arrestato dalla squadra Volante e portato al carcere di vocabolo Sabbione.

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