Terni, multe e sospetti: «Una storia vecchia»

Il presidente di Usi, Franco Fogliano: «Riguarda un ex dipendente, sospeso dal servizio e che poi si è dimesso»

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Tra zona a traffico limitato e autovelox, stavolta qualcuno a Terni rischia di farsi male sul serio. E, una volta tanto, non sarebbero gli automobilisti ‘fotografati’ mentre commettono un’infrazione.

Le multe Perché la faccenda sarebbe relativa alla gestione stessa delle procedure relative alle multe: una storia vecchia, ma che potrebbe riservare qualche sorpresa, perché in corso ci sarebbe un’inchiesta da parte della magistratura: «Da quello che risulta a me – dice Franco Fogliano, il presidente di Umbria servizi innovativi (Usi), che oggi gestisce, per conto del Comune di Terni, le fasi del procedimento sanzionatorio amministrativo in materia di circolazione stradale – si tratterebbe di una storia risalente, quanto meno, all’anno scorso».

I trucchi La storia sarebbe quella di un, ormai ex, dipendente di quello che era il Centro multimediale e che sarebbe stato protagonista di episodi poco chiari: «Sempre da quello che risulta a me – dice ancora Fogliano – era stato sospeso dal servizio e poi ha presentato le dimissioni». Il tutto in relazione a verbali relativi ai varchi elettronici della zona a traffico limitato ed ai due autovelox oggetto di furiose polemiche.

Gli autovelox Soprattutto quello di viale dello Stadio aveva dato origine ad una serie di perizie e controperizie – l’allora prefetto, Vittorio Saladino, aveva sollevato il caso dopo che gli erano arrivate centinaia di ricorsi da parte di cittadini multati – e la polizia stradale ci aveva lavorato su. Ora la storia torna di attualità.

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