Terni, muore 28enne: medico a giudizio

Dopo un intervento chirurgico al ginocchio le condizioni del giovane – di Orvieto – erano peggiorate fino alla trombosi fatale

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Un intervento chirurgico apparentemente banale – l’asportazione di una cisti al menisco – segnato da un decorso post operatorio complicato, fino alla tragedia, consumatasi il 13 febbraio del 2009, con la morte del giovane – un 28enne di Orvieto – per «embolia polmonare causata da estese formazioni tromboemboliche».

La vicenda Alcuni giorni dopo l’intervento, effettuato al Santa Maria di Terni, il ragazzo aveva iniziato a lamentare forti dolori alla gamba operata, gonfia ed evidentemente arrossata. Per questo si era rivolto al medico che lo aveva operato e che, oltre a prescrivere eparina (un anti trombotico) per sette giorni, non aveva effettuato ulteriori esami – come l’ecodoppler e le analisi del sangue – in grado di individuare la causa del problema. Tranquillizzato, era tornato a casa ma le condizioni, anziché migliorare, erano peggiorate fino al malore fatale che non gli aveva lasciato scampo.

Imputazione coatta Di fronte alla tragedia, i familiari del giovane, assistiti dall’avvocato Massimo Ciardullo del foro di Roma, si sono rivolti all’autorità giudiziaria. Una battaglia che ha dovuto attraversare tre richieste di archiviazione da parte dell’ex procura orvietana, tutte respinte dal gip, fino a quando il giudice Maurizio Santoloci nel 2014 non ha disposto l’imputazione coatta per l’ortopedico – un ternano di 59 anni – ora a giudizio per omicidio colposo.

Battaglia legale Giovedì mattina in tribunale, di fronte al giudice Barbara Di Giovannantonio e al pm Cinzia Casciani, sono stati sentiti due medici legali, incaricati in passato dall’accusa, secondo i quali non sussisterebbero particolari responsabilità a carico del professionista, difeso dall’avvocato Giovan Paolo Ruggeri. Un punto di vista che i familiari del ragazzo deceduto, costituitisi parte civile, contestano sostenendo come alla base dell’accaduto ci sia una sostanziale carenza di terapie e indagini mediche. Rilevanti, in questo senso, saranno le testimonianze. Al termine l’udienza è stata aggiornata al prossimo 30 settembre.

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