Terni: «Ospedale, letti sempre in corridoio»

di Enrico Melasecche
Lista Civica “I love Terni”

Dopo qualche anno sono stato costretto a ripetere la stessa interrogazione al sindaco, che ha risposto nel corso della question time di lunedì. Ho chiesto come mai decine di ricoverati sono collocati, con ripetitività, nei corridoi del nostro ospedale e le liste di attesa per esami diagnostici, se non fosse che giungono in soccorso gli studi privati che ormai smaltiscono, con spese a carico dei cittadini, buona parte della domanda, rimarrebbero lunghissime.

Il sindaco ha precisato che il rapporto fra medici ed infermieri e malati è tra i migliori d’Italia. Dal che si deduce che le proteste sarebbero a suo parere fuori luogo. Quanto ai pazienti parcheggiati nei corridoi il sindaco ripete che si tratta di fenomeni isolati e legati sia alle malattie stagionali che alla mobilità attiva che vede pazienti provenire dalle province vicine.

Purtroppo che debbano farne le spese i ternani perché il loro ospedale è utilizzato da chi viene da fuori regione non convince proprio. Come rimangono inadeguate le risposte della sanità pubblica in merito alla domanda di diagnostica e per nulla convince la risposta in base alla quale si debbano attendere anche due anni per fare approfondimenti strumentali il cui utilizzo tempestivo potrebbe anche salvarti la vita.

Che poi la situazione dovrebbe migliorare con la costruzione dell’ospedale di Narni/Amelia rimangono forti dubbi in quanto sarebbe incredibile che i ternani, per prestazioni ordinarie debbano finire dalle parti di Fornole quando gli stessi investimenti se fossero stati utilizzati per potenziare il Santa Maria, ospedale di alta specializzazione ma anche di comunità, avrebbero ridotto di gran lunga i costi e dato certezze a tutti, narnesi ed amerini compresi. Ma le logiche elettorali non sempre coincidono con le esigenze della popolazione.

 

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