Terni, rocce Cesi e riduzione rischio: 32% ribasso e affidamento

Posa in opera di un barriera paramassi di 6 metri d’altezza e 80 di lunghezza per il I° lotto del X° stralcio: se ne occuperà la Moretti Quintilio srl, società del teramano

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di S.F.

Riduzione della pericolosità idrogeologica dell’area R4, consolidamento delle pendici rocciose e opere a difesa dell’abitato di Cesi. C’è l’aggiudicazione dell’appalto del Comune dopo i vari step legati alla preparazione del progetto esecutivo e la Conferenza di servizi per i vari pareri: riguarda il I° lotto del X° stralcio e se ne occuperà – a meno che le verifiche dei requisiti non siano positive – una società abruzzese, la Moretti Quintilio srl.

L’APPROVAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO ED I DETTAGLI

L’eremo di Sant’Onofrio

Iter ultimato

L’aggiudicazione provvisoria giunge al termine della procedura negoziata che, nella fase conclusiva, ha visto la partecipazione di otto società: due sono state escluse per anomalia – offerta sopra la soglia – ed il via libera è arrivato per la società di Crognaleto (Teramo) con un ribasso del 32,15%: l’importo contrattuale è di poco superiore ai 165 mila euro rispetti agli oltre 240 a base di gara. Si tratta di un’ulteriore step – i primi risalgono alla fine degli anni ’80 – per la riduzione del rischio di caduta rocce e, in generale, dei problemi idrogeologici: in questo caso il progetto definitivo del X° stralcio fu approvato nel 2014 e nel corso degli anni – di certo non è stato celere lo sviluppo – è diminuito l’importo stanziato per l’operazione. L’area di intervento non è distante rispetto all’eremo di Sant’Onofrio, dove già decenni fa fu posizionata una barriera paramassi. In passato sono entrate in azione per lo stesso motivo la Geognostica Umbra, la Dolomiti Rocce, Itesa, Tecnostrade ed Esseti.

CHI HA RISPOSTO ALLA MANIFESTAZIONE D’INTERESSE, POI IL SORTEGGIO

I lavori per l’VIII° stralcio

Cosa è previsto

In estrema sintesi è prevista – si legge nell’avviso di manifestazione d’interessse – la posa in opera «di una barriera paramassi da 5000 kJoule» di 6 metri d’altezza e 80 di lunghezza da realizzarsi a circa 440 metri di quota «in un’area delle pendici che si trova ad est dell’abitato di Cesi ed a sud est rispetto all’eremo di sant’Onofrio. In relazione alla natura impervia dei luoghi per il trasporto dei materiali a pie’ d’opera è previsto l’uso dell’elicottero». In origine la data di consegna dei lavori era prevista per aprile, poi lo slittamento. Per l’ultimazione i giorni naturali e consecutivi a disposizione sono 90. Il responsabil unico del procedimento è l’ingegnere Leonardo Donati.

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