«Fare quello che nessun altro farà, in un modo che nessun altro può fare, a dispetto di tutto ciò che si può pensare; questo è l’essenza di chi come voi si prende amorevolmente cura degli altri». Una frase per dire «grazie di cuore con immenso affetto, stima e gratitudine» nei confronti di diversi professionisti dell’ospedale ‘Santa Maria’ di Terni: a firmarla è la famiglia Falchi.
I ringraziamenti e i professionisti
L’encomio è stato inviato alle redazioni per «porre a conoscenza i cittadini italiani e non dell’altissimo profilo umano e professionale del personale dell’azienda ospedaliera di Terni». In particolar modo la famiglia Falchi – due fratelli, Emiliano e Daniele, più la madre Rosella – ringrazia i dottori Stefano Carini, Maria Stefania Dioguardi, Giorgio Parisi, Carlo Luigi Cardini, Cinzia Cascioli, Roberto Macaluso, Elisabetta Atteo e Mauro Barabani, gli infermieri Monica Tiberi, Elisa Silvestri, David Lisi e Claudio Pomella, l’operatore socio sanitario Davide Taglialatela e gli infermieri/operatori socio sanitari della medicina d’urgenza, Ldpa e pronto soccorso.
La motivazione
La famiglia ha deciso di ringraziare pubblicamente l’ospedale dopo un mese e mezzo di degenza al ‘Santa Maria’ del signor Italo, di 85 anni: «Sono state affrontate – spiegano – diverse patologie come una polmonite, un’infezione intestinale da clostridium difficile, un’infezione alle vie urinarie (tutte molto difficili da debellare), intensa bradicardia, una elevata pressione sanguigna e un elevato sbalzo glicemico su un paziente affetto da cecità, deficit cognitivo, insufficienza cerebrovascolare cronica quindi complicatissimo da curare in quanto ‘poco collaborativo’ causa quadro clinico».