Terni, raccolta rifiuti: l’appello dell’Usb

Focus sulle condizioni lavorative degli operatori: «A nostro avviso sono gravi». Missiva per Auri e sindaci del territorio

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della Federazione Usb lavoro privato Umbria di Terni

Intendiamo richiamare l’attenzione sulle condizioni lavorative in cui si trova costretto ad operare il personale della Cosp Tecno Service, società cooperativa che si occupa della gestione dei rifiuti in molti comuni della provincia di Terni facenti parte dell’Auri sub ambito 4. Tali, a nostro avviso gravi, condizioni riguardano sia le quotidiane attività di raccolta dei rifiuti, sia le modalità di gestione del personale.

La scrivente organizzazione sindacale ritiene che la gestione e l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti, elemento oggi imprescindibile per qualsiasi amministrazione locale che voglia favorire una corretta politica ambientale, non debba essere perseguita facendo ricadere sui lavoratori i costi di gestione del servizio e che, andando contro la filosofia della cooperazione e del servizio, si usino gli appalti e i lavoratori per ottenere il massimo profitto. Crediamo che i diritti, le condizioni lavorative e salariali di chi fisicamente contribuisce alla salvaguardia ambientale della nostra terra debbano essere tutelati e, anzi, incrementati, condizione che ad oggi non ci risulta sussistere.

Da tale convinzione e costatazione scaturisce questa lettera, affinché avvenga una presa di coscienza tra tutte le parti che costituiscono l’Auri cosicché le stesse sollecitino le Aziende che gestiscono i servizi a porre maggiore attenzione alle condizioni degli addetti, ad investire le necessarie risorse per garantire standard qualitativi atti a garantire l’effettiva tutela e valorizzazione degli operatori, che sono il perno fondamentale del servizio.

In particolare, ci risulta che i lavoratori devono effettuare l’attività anche con mezzi inidonei, che non permettono un agevole carico dei rifiuti, fatto che, connesso all’imposizione di tempistiche di raccolta troppo strette, che non consentono di operare in piena sicurezza, mette fortemente a rischio la salute e l’incolumità degli addetti, creando un forte stress posturale e della struttura muscolo-scheletrica, soprattutto perché la frequenza di carico è molto alta.
Inoltre, a fronte dell’incremento della raccolta differenziata porta a porta, la stessa viene svolta sempre dal medesimo numero di operatori, comunque a nostro avviso insufficiente, costretti in conseguenza, spesso, a fare ore di straordinario non programmato che grava, considerato il particolare lavoro svolto, sulle condizioni di salute e sul rispetto dei tempi di vita. Gli aspetti fondamentali legati alla sicurezza, alla salute e all’ambiente di lavoro sarebbero, a nostro avviso e in base a quanto ci viene rappresentato, spesso trascurati e lasciati in second’ordine.

In tal senso con la presente chiediamo e auspichiamo che i Comuni appaltatori del servizio e i responsabili dei controlli vengano attivati, al fine di garantire sia le necessarie condizioni di efficienza di questo importante servizio, ma anche il rispetto delle previsioni di capitolato, di legge, e di Ccnl. In particolare vi chiediamo, in quanto enti pubblici e soggetti appaltatori, che siano verificati oltre all’efficienza dei mezzi, a nostro avviso vecchi insufficienti e non in piena efficienza rispetto le esigenze, anche la salubrità dei mezzi e dei luoghi dove il servizio è svolto e nei luoghi accessori (spogliatoi, bagni, docce) che devono – vista anche la tipicità del servizio di per sé a rischio igienico – essere a norma, salubri e sufficienti.

Questa situazione è per noi inaccettabile e, a fronte dell’assenza di risposte e interventi da parte dell’azienda Cosp Tecno Service, sollecitiamo gli enti pubblici committenti, affinché intervengano per garantire la qualità del lavoro nei propri appalti e in tali importanti servizi, e contribuiscano a migliorare una condizione lavorativa, aggravata da una condizione salariale che non ripaga dei sacrifici fatti dai lavoratori.

Chiediamo, quindi e infine, l’apertura di un tavolo di confronto istituzionale con l’azienda, che sappia andare nella direzione di una più complessiva disamina dell’organizzazione del lavoro, in connessione alle esigenze del servizio e alle difficoltà connesse, al fine di garantire una sana e corretta organizzazione del lavoro e pianificare una politica finalizzata a nuove assunzioni, atte a garantire una corretta gestione del porta a porta e il turn over.

La corsa al taglio dei costi e al massimo profitto crea carichi di lavoro eccessivi che generano un disservizio, percepito in maniera negativa anche dalla cittadinanza. Vorremmo che il tavolo fosse utile anche al fine di scongiurare che le inefficienze del servizio fossero risolte con indebite pressioni sui lavoratori da parte dei preposti e della dirigenza della società, nonché dell’utenza: alcuni operatori infatti sono stati già minacciati e fatti oggetto di ingiurie durante il giro di raccolta porta a porta. Riteniamo che le istituzioni debbano farsi garanti in tal senso e attivarsi per la tutela dei cittadini e dei lavoratori. Certi di un cortese positivo riscontro, porgiamo distinti saluti.

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