Terni, ‘Grillo Parlante’: scatta urgente rifacimento copertura

A due anni dall’approvazione del progetto pedagogico si muove qualcosa: si punta alla riattivazione, ma ci sono problemi per le infiltrazioni di acqua

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di S.F.

«Urgente rifacimento della copertura per salvaguardare l’intera struttura edilizia dalle notevoli infiltrazioni di acqua meteorica». C’è da muoversi e anche in fretta: questa la motivazione che ha portato il Comune di Terni a procedere con un affidamento diretto – Salvati Servizi srl, importo di aggiudicazione di poco inferiore ai 35 mila euro – in merito all’ex scuola dell’infanzia ‘Grillo Parlante’ di via Botondi, in zona ‘Le Grazie’: la struttura è chiusa da tempo dopo l’approvazione del progetto pedagogico per il nuovo servizio educativo polifunzionale.

2 AGOSTO 2016, DI GIROLAMO ANNUNCIA LA CHIUSURA. IL DURO CONFRONTO

La struttura (foto archivio)

L’intenzione

Breve passo indietro. L’ex sindaco Leopoldo Di Girolamo annunciò nell’agosto 2016 la chiusura progressiva della struttura – si era nel periodo di forti polemiche sulla riorganizzazione dei Servizi educativi comunali -, quindi due anni dopo il via libera al progetto ‘Grillo Parlante e altre storie’ con previsione di lavori di adeguamento. Da allora silenzio e poco altro. Ora si registra una novità: con un atto a firma del dirigente Cataldo Renato Bernocco viene messo nero su bianco che è «intenzione della direzione istruzione-cultura riattivare il servizio educativo comunale presso l’immobile che, allo stato attuale, necessita di vari interventi di ristrutturazione e, in particolare, dell’urgente rifacimento della copertura». In tal senso è stato progettato un lavoro da 72.300 euro complessivi.

MAGGIO 2018: APPROVATO IL PROGETTO DI RICONVERSIONE

La fretta. I vecchi fondi

L’iter è attivato con urgenza – il finanziamento arriva da contributi regionali per le scuole, in particolar modo per il piano straordinario di ampliamento dei servizi per la prima infanzia – perché il mancato utilizzo delle risorse a disposizione può portare alla revoca. E dunque al danno economico per palazzo Spada. Ed ecco il via libera alla Salvati Servizi per una serie di ragioni: non ha affidamenti in corso e nell’ultimo biennio non ne ha ricevuti dal Comune. Il ribasso offerto è del 3,5%, con scadenza del pagamento fissata all’aprile del 2021. Paolo Neri e Domenico Pietrini, rispettivamente Rup e direttore dei lavori, i tecnici-geometri che seguono la procedura. I vecchi fondi a disposizione nel contempo sono confluiti nell’avanzo vincolato e non sono più utilizzabili, ora c’è il nuovo iter per avviare la sistemazione del tetto. Per ora non ci sono tempistiche certe per l’effettiva riattivazione.

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