Terni: rompe semiasse in una buca e chiede i danni al Comune. La replica: «È colpa tua»

‘Carteggio’ fra un 60enne ternano e l’assicurazione delegata dall’ente. La delusione: «Una presa in giro»

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Lo scorso 19 aprile ha – per la terza volta – rotto un semiasse della propria autovettura, una Ford Galaxy, dopo essere finito con una ruota in una buca piuttosto profonda in viale Trieste, a Terni. Esasperato, di fronte alla nuova spesa da sostenere, l’uomo – un 60enne ternano – ha preso carta e penna e scritto alle direzioni del Comune di Terni competenti in materia di affari istituzionali, assicurazioni e lavori pubblici. Il tutto con l’obiettivo di farsi risarcire il danno, dovuto – a suo giudizio – al cattivo stato di manutenzione del fondo stradale. A rispondergli ‘picche’ è stata la società di assicurazioni, la Marsh Spa, incaricata dal Comune per gestire casi del genere.

«Poteva evitare la buca»

«Con riferimento al sinistro in oggetto – si legge nella risposta della società di assicurazioni – salvi ed impregiudicati i reciproci diritti ed interessi, le comunichiamo che, seppur spiacenti, alla luce dell’istruttoria svolta, non possiamo dare seguito alla richiesta risarcitoria avanzata, in quanto non sono emersi profili di responsabilità riconducibili al Comune di Terni nella causazione dell’evento denunciato. Infatti, la buca indicata come causa di sinistro poteva essere evitata, essendo l’evento accaduto in una strada rettilinea a visuale libera e dotata di apposito impianto di illuminazione artificiale».

Il motivo

«Alla luce di quanto sopra – prosegue la missiva – il sinistro poteva essere evitato adottando le normali cautele esigibili dal danneggiato nella fruizione della strada comunale (come recentemente confermato dalla Corte di Cassazione Civile con ordinanza n. 25460/2020). Si ricorda, infine, che il nuovo Codice della Strada, nell’articolo 141, indica il comportamento che il conducente deve adottare, nella fruizione della strada, in ogni circostanza di pericolo di qualsiasi natura, precisando che ‘è obbligo del conducente regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato ed al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e ad ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo per la sicurezza delle persone e delle cose ed ogni altra causa di disordine per la circolazione’».

«Cornuti e mazziati»

Piuttosto deluso – per usare un eufemismo – il cittadino di fronte alla risposta: «Atteso che ormai il Comune delega totalmente questi aspetti – osserva -, la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un muro di gomma, ovvero alla necessità di attivare una causa civile, e quindi è fisiologico che i cittadini si sentano in molti casi demotivati nel procedere. Ora la colpa di aver danneggiato l’auto, tre volte a furia di buche, sarebbe mia e non per le condizioni delle strade. Viene da dire, cornuti e mazziati».

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