Terni, siti inquinati: «Comune interviene»

In arrivo vincoli di carattere edilizio, ma non si esclude il divieto alle coltivazioni

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di Fra.Tor.

Nella provincia di Terni sono 40 in totale i ‘Sir’ – Siti di interesse regionale – inseriti nel ‘Piano regionale per la bonifica delle aree inquinate’. Tra questi, due sono di proprietà del Comune di Terni.

Le aree «Da una ricognizione di Arpa e Regione sulle aree inquinate – ha spiegato l’assessore all’ambiente Emilio Giacchetti – l’area ‘Asm Tr 017’ e l’ex discarica Polymer – di proprietà del Comune – sono state definite ‘potenzialmente contaminate’. Con due delibere di Giunta diamo mandato agli uffici dell’urbanistica di prevedere vincoli di inedificabilità su quelle aree».

Le analisi L’obiettivo, però, ha aggiunto l’assessore, «è quello di estendere le verifiche anche alle aree private. Chiedendo, quindi, ai proprietari privati di fare, a loro volta (ed a loro spese; ndr) le analisi di rischio, stabilendo un arco di tempo entro il quale effettuarle».

I tempi Secondo palazzo Spada, si potrebbe insomma aprire una sorta di finestra temporale, stabilendo date e criteri certi, così da mettere i proprietari dei terreni interessati in condizione di ottemperare alla richiesta: «Scaduto il tempo, però, il sindaco potrebbe emettere delle ordinanze (che sarebbero motivate da scopi preventivi; ndr) con le quali vietare le coltivazioni su quei terreni». Ma questo è un procedimento che richiede del tempo e, conclude Giacchetti, «per ora è solo un’idea».

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