Terni, ‘stangata’ sull’ex giunta provinciale

Nei guai ex assessori e dirigenti. Nel mirino stabilizzazioni, incarichi e verticalizzazioni. Ipotizzato un danno di 753 mila euro

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di Fabio Toni

753 mila euro e spicci: a tanto ammonta il danno erariale ipotizzato dalla procura della corte dei Conti dell’Umbria in relazione a verticalizzazioni, incarichi e stabilizzazioni di dipendenti e collaboratori della provincia di Terni, deliberati nel biennio 2009-2010. Sulla base della relazione inviata dall’Ispettorato generale di finanza del ministero dell’economia e degli accertamenti condotti dalla guardia di finanza e conclusi lo scorso 15 aprile, la magistratura contabile ha inviato ‘inviti a fornire deduzioni’ agli ex componenti della giunta-Polli e ad alcuni dirigenti dell’ente.

Tre le vicende finite sotto la lente procuratore regionale Antonio Giuseppone: la stabilizzazione di un ingegnere, le verticalizzazioni di nove dipendenti e la natura dell’incarico affidato all’ex capo di gabinetto della Provincia.

Stabilizzazione In merito alla stabilizzazione di un ingegnere, licenziata dalla giunta attraverso la delibera 253 del 18 novembre 2010, la magistratura contabile ipotizza un danno pari a 181.289 euro, ovvero tutti gli emolumenti lordi percepiti dal professionista in seguito alla stipula di un contratto a tempo indeterminato – successiva al ricorso presentato dallo stesso di fronte al giudice del lavoro – avvenuta il 31 dicembre 2010. L’invito a dedurre, in questo caso, è stato inviato a tutti i membri dell’ex giunta che hanno approvato la delibera (Polli, Bellini, Paparelli, Mocio, Rosati, Cherubini), ad eccezione di Piacenti D’Ubaldi, Bigerna e Beco – assenti alla riunione dell’esecutivo di palazzo Bazzani – e all’ex direttore generale De Guglielmo.

Incarico Diversa la natura dei rilievi mossi per quanto riguarda l’incarico all’ex dirigente dell’ufficio di Gabinetto, affidato attraverso la delibera di giunta 139 dell’8 luglio 2009. Secondo il procuratore Giuseppone, che in questo caso ipotizza un danno per le casse pubbliche pari a 470.514 euro, l’incarico sarebbe andato ben oltre l’ambito ‘politico’ imposto dal Testo unico degli enti locali per gli organi di staff. E questo non solo in fase di ‘definizione’ delle mansioni – fra cui la possibilità di predisporre atti amministrativi e la funzione di raccordo con i dirigenti dell’ente – ma anche nel concreto, «visto – scrive la procura – che lo stesso ha partecipato attivamente al processo riorganizzativo del personale e degli incarichi di dirigenza dell’ente, partecipando a discussioni riguardanti problematiche di competenza esclusiva dei dirigenti». In questo caso gli inviti a dedurre riguardano tutti i membri dell’ex giunta-Polli, ad eccezione di Beco.

Verticalizzazioni Ultimo ‘filone’ è quello delle verticalizzazioni interne, finito anche all’attenzione della procura della Repubblica con tanto di processo in corso, che avrebbero riguardato nove dipendenti, per un danno ipotizzato pari a 100.297 euro. Nell’occhio del ciclone ci sono finite, in questo caso, la delibera 262 del 22 dicembre 2009 e la successiva determina dirigenziale 1714 del 31 dicembre dello stesso anno. Per questa vicenda la magistratura ha chiesto il ‘conto’ a tutti gli ex membri della giunta – ad eccezione di Mocio e Cherubini – all’ex segretario generale De Guglielmo e all’ex dirigente delle risorse umane Vaccari.

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