Terni, torna il corso di laurea che ha formato eccellenze in serie

Ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili dall’anno accademico 2021/2022. Il professor Torre: «Tante nuove opportunità»

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di Fra.Tor.

Frutto di un’indagine di mercato, con l’obiettivo di dare risposte occupazionali concrete ai giovani laureati, dall’anno accademico 2021-2022 a Terni torna il corso di laurea magistrale in ingegneria dei materiali e dei processi sostenibili. Il corso – presentato mercoledì mattina in un incontro online dal professor Luigi Torre dell’università degli Studi di Perugia – nato a Terni negli anni ’90, in un territorio da sempre caratterizzato da importanti presenze industriali che lavorano sui materiali, affonda le radici nella ricerca che viene svolta nei laboratori di Pentima e viene riproposto in chiave innovativa e ‘sostenibile’.

Il corso di laurea magistrale

«La figura professionale che il corso di laurea magistrale intende formare – ha spiegato il professor Torre – è un ingegnere in grado di operare nella produzione industriale dei materiali intesi come materie prime, esperto nella selezione e controllo di qualità di quelli destinati alla realizzazione di componenti e manufatti; con capacità di progettazione di materiali avanzati per applicazioni specifiche, con conoscenze dei processi di produzione, principali tecniche e metodologie di ricerca e sviluppo; con competenze riguardanti la produzione e uso di materiali polimerici, compositi, metallici, inorganici; con competenze di produzione energetica, progettazione circolare, riciclo e analisi del ciclo di vita, impiegabile sia come ingegnere di processo che nei dipartimenti di ricerca e sviluppo, nei servizi e nel controllo di qualità; un ricercatore in grado di svolgere ricerca avanzata».

IL CORSO DI LAUREA MAGISTRALE

Il contesto europeo e nazionale

Storicamente ricerca e competenze sui materiali «sono di prioritaria importanza per l’Europa fin dai primi programmi quadro della ricerca (priorità della ricerca comprendenti materiali innovativi, nano materiali e tecnologie). C’è estrema attenzione da parte della Commissione europea alla tematiche di sostenibilità ambientale e c’è necessità di sviluppo di nuovi materiali e nuove tecnologie per la loro produzione e trasformazione. Il prossimo programma Horizon europe – ha aggiunto Luigi Torre – mette al centro della programmazione il tema dell’ambiente. Il corso si pone pienamente in linea con gli orientamenti suggeriti dal Miur in tema di offerta formativa universitaria, con l’obiettivo di formare una nuova coscienza e una più matura consapevolezza negli studi sui temi della sostenibilità, del benessere equo e sostenibile, della salvaguardia dell’ambiente e del cambiamento climatico».

Perché il corso viene riproposto a Terni

Il professore ha poi ricordato che «il territorio ternano è da sempre caratterizzato da importanti presenze industriali legate ai materiali e a i loro processi. Lo dimostra la rete di rapporti presente oggi sul territorio con la richiesta da parte delle imprese per sviluppare progetti di ricerca o nuovi prodotti o semplicemente per reperire personale qualificato: gruppo Acciai speciali Terni, Fucine umbre, Garofoli, Angelantoni industrie, Novamont, Treofan, Beaulieu, Tarkett, Alcantara, Covestro. A Pentima, grazie alla presenza di laboratori fortemente indirizzati ai materiali, si produce ricerca avanzata in ambito sia nazionale che internazionale. È evidente la necessità di tali competenze: un gran numero di laureati presso il corso di laurea ternano è presente nelle aziende; gli ingegneri formati a Terni stanno avendo un ruolo sempre più apicale nelle rispettive aziende; la presenza di ingegneria dei materiali a Terni ha contribuito in modo rilevante a far nascere una simbiosi tra università e imprese».

I materiali e il contesto locale

«La creazione di misure quali il Distretto tecnologico dei materiali speciali e delle micro e nano tecnologie – ha aggiunto il professor torre -, il Polo di innovazione dei materiali speciali e delle micro e nano tecnologie Pumas ed infine il cluster regionale della chimica verde Spring, sono dati di fatti di primaria importanza. In tutto questo contesto, un ruolo importante lo ricoprono le scuole professionali nate per fornire manodopera specializzata e competenze alle aziende ternane: l’Ipsia e l’Istituto tecnico tecnologico, quest’ultimo con specializzazioni in chimica, metallurgia, elettrotecnica ed elettronica, suggerendo la propensione storica delle aziende che hanno al centro i materiali ed individuando potenziali serbatoi di studenti per corsi di laurea affini».

L’offerta formativa

Entrando nel dettaglio, Luigi Torre ha spiegato che «il primo anno accademico, che sarà comune, si suddividerà in tre curriculum: materiali per l’aerospazio, materiali per il green building e processi sostenibili. Il primo è incentrato su tematiche relative allo sviluppo, alla produzione ed alla progettazione di materiali innovativi (materiali compositi, le leghe leggere, materiali operanti in condizioni estreme ed i nanocompositi) ad alte prestazioni per l’aerospazio. Saranno inoltre studiate tecnologie e metodi innovativi per la caratterizzazione, come ad esempio l’analisi non distruttiva, i materiali attivi ed intelligenti ed i nano materiali. Seguendo il secondo curriculum lo studente potrà apprendere tecniche di progettazione e di utilizzo di materiali per l’edilizia green, materiali per l’efficientamento energetico e materiali attivi, nonché studiare il recupero e riciclo dei materiali. La progettazione di materiali alternativi, biodegradabili ed ‘environmental friendly’ è affrontata per applicazioni che spaziano dall’edilizia fino all’industria del packaging. Il terzo è specificamente dedicato ai processi sostenibili ed ecocompatibili con approfondimenti sui biomateriali, sul recupero ed il riciclo dei materiali polimerici e la progettazione con Life cycle analysis (Lca, Lcc)».

Figure professionali formate dall’università a Terni

«A confermare la validità dei corsi ternani – ha detto il professore – vorrei farvi ascoltare alcune testimonianze di persone che si sono laureate a Terni e che ora occupano alte posizioni in diverse industrie». Dimitri Menecali, direttore di stabilimento di Ast, e Daniele Guerra, direttore di stabilimento di Tarkett, hanno evidenziato che «aziende come le nostre affidano incarichi di grande responsabilità a ingegneri dei materiali laureati a Terni perché, oltre ad un buon livello di preparazione nell’ambiente della facoltà di ingegneria di Terni, è stato possibile sviluppare caratteristiche decisive per percorsi di carriera importanti. Questi aspetti sono la capacità di cooperare e collaborare con le persone, di lavorare in squadra, grazie ad un corpo docente di professionisti che si sono messi a disposizione degli studenti creando una rete di relazioni anche con le aziende. Ancora oggi collaboriamo con la facoltà negli ambiti più complessi e abbiamo in azienda degli ingegneri che hanno studiato a Terni». Emiliano Frulloni, anche lui laureato a Terni, oggi lavora per una multinazionale svizzera che opera nel settore dei materiali compositi per energie rinnovabili nell’aerospazio e in campo industriale: «L’università è stata essenziale per la mia formazione, creando le basi su cui poi ho costruito il mio percorso professionale. Ringrazio i professori per la fiducia, l’autonomia e le opportunità che mi hanno sempre offerto durante il periodo formativo e per il supporto tecnico durante il dottorato».

La sede di Pentima

Concludendo l’incontro online, il professor Torre ha ricordato che «prosegue intanto il lavoro sulla progettazione per la riqualificazione architettonica e funzionale dell’area di Pentima che prevede la riqualificazione degli impianti sportivi esistenti e locali per studio e socializzazione, il miglioramento dei collegamenti di trasporto, il recupero architettonico e funzionale del complesso e la realizzazione di nuove strutture per le attività didattiche e servizi dedicati».

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