Terni, truffa all’esame: addio alla patente

Un 33enne rumeno è stato scoperto giovedì dalla Polizia Stradale e dalla Motorizzazione: aveva con sé microfono e mini telecamera

Condividi questo articolo su

truffa-rumeno-qui-patente-di-guida-polizia-stradale-e-motorizzazione-civile-terni-11-novembre-2016-4

La mini-telecamera

Grazie ad un complesso sistema audio-video wi-fi, la mattina di giovedì 10 novembre ha provato a ‘fregare’ al test scritto per la patente di guida ma gli è andata male. La polizia Stradale di Terni, coordinata dalla dirigente Katia Grenga, lo ha scoperto e denunciato: si tratta di un 33enne di nazionalità rumena, residente a Roma.

Smascherato L’uomo si è presentato presso la Motorizzazione Civile di Terni per sostenere l’esame ma le sue strane manovre non sono sfuggite al controllo dei funzionari che lo hanno tenuto sotto osservazione per capirne i movimenti. Appena avuta la certezza che ci fosse qualcosa di poco chiaro, gli addetti hanno chiesto l’intervento della polizia Stradale di Terni. Gli agenti della Squadra di polizia giudiziaria, intervenuti prontamente, hanno condotto l’uomo fuori dall’aula e lo hanno trovato in possesso di un auricolare e di una minuscola telecamera inserita nel bottone della camicia. Tutta l’apparecchiatura è stata sequestrata ed è stato sequestrato anche il fascicolo dell’istanza per accertare eventuali complicità.

truffa-rumeno-qui-patente-di-guida-polizia-stradale-e-motorizzazione-civile-terni-11-novembre-2016-1Denunciato Condotto negli uffici della Polstrada di Terni, gli è stato trovato addosso – nascosto nel giubbotto – un complicato sistema wi-fi con un potente trasmettitore che gli avrebbe consentito di ricevere le soluzioni ai test e conseguire la patente di guida. Alla fine il 33enne è stato denunciato per truffa ai danni dello Stato e per la violazione della legge 475 del 1925 che recita: «Chiunque in esami o concorsi, prescritti o richiesti da autorità o da pubbliche amministrazioni per il conferimento di lauree o di ogni altro grado o titolo scolastico o accademico, per l’abilitazione all’insegnamento ed all’esercizio di una professione, per il rilascio di diplomi o patenti, presenta come propri dissertazioni, studi, pubblicazioni, progetti tecnici e, in genere, lavori che siano opera di altri, è punito con la reclusione da tre mesi ad un anno. La pena della reclusione non può essere inferire a sei mesi qualora l’intento sia conseguito».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli