Terni: «Vero rimpasto. Rossi ok, ma non solo»

L’assemblea provinciale del partito detta la propria linea: «Rilanciare il Comune con discontinuità. Altre due candidature ‘certe»

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Un documento politico che ribadisce, complessivamente, ciò che era già emerso dalla direzione comunale del Pd di Terni dello scorso 16 gennaio: l’esigenza di un rimpasto ‘radicale’ della giunta comunale, un giudizio positivo sull’esperienza politica – e quindi sulla ricandidatura alle prossime politiche – di Gianluca Rossi al Senato e la necessità di due ulteriori candidature ‘certe’ per il territorio ternano. È quello ‘licenziato’ dall’assemblea provinciale del Pd ternano, guidata dal sindaco di Ferentillo Paolo Silveri.

Le premesse «Il Pd della nostra regione, nelle sue varie articolazioni, deve lavorare con forza ad un nuovo progetto per l’Umbria mettendo in campo nuovi ed efficaci strumenti di azione e lavorando ad una nuova visione per i nostri territori, a partire dalla fotografia dello ‘stato delle cose’ nella regione oggi. Una prima pietra è rappresentata da questa campagna elettorale e da quello che ne conseguirà».

Crisi in Comune e ‘rimpasto’ «Pur non disconoscendo il momento di grave difficoltà politico amministrativa della città di Terni – si legge nel documento – il superamento della quale richiede uno sforzo comune e corale di tutto il partito e dell’amministrazione stessa, attraverso un rilancio forte e visibile dell’azione amministrativa anche attraverso il coinvolgimento nel governo del Comune di nuove risorse, professionalità e competenze espressione della comunità ternana segnando una decisa discontinuità con il passato, ritiene fondamentale essere rappresentato in modo adeguato nel quadro della definizione delle candidature alle elezioni politiche, non in un’ottica meramente campanilistica ma come espressione della volontà di garantire e tutelare l’equilibrio, la stabilità e la coesione dell’Umbria».

Le candidature In relazione alle ‘politiche’, l’assemblea provinciale Dem esprime «una valutazione positiva per il lavoro del senatore uscente Gianluca Rossi e ritiene, in questo percorso, di partire dalla sua ricandidatura». Poi la richiesta rivolta al Pd nazionale e regionale: «Chiediamo di poter disporre di due candidature da definire in tempi brevi, per il collegio uninominale – Camera dei deputati e nella quota proporzionale in posizione eleggibile, in modo da rendere sicura la nostra rappresentanza per il futuro e poter garantire, in un quadro di equilibrio e giusta considerazione, il nostro impegno e quello dei territori nella competizione elettorale nella nostra regione». Per affrontare il nodo, di chiede che «prima della direzione nazionale fissata per il prossimo 26 gennaio, sia riconvocata la direzione regionale per le determinazioni del caso».

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