Terni, zanzara tigre: misure per contrasto

C’è l’ordinanza sindacale dopo la richiesta della Usl Umbria 2: una serie di provvedimenti destinati a vari soggetti fino al 31 ottobre

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L’indicazione di agire è arrivata dalla Usl Umbria 2 che, in sostanza, ha invitato il sindaco ad intervenire con un’ordinanza sul tema. Come d’altronde era già accaduto in passato: Leonardo Latini è entrato in azione per il contrasto alla diffusione della zanzara tigre e della zanzara comune. «Necessità di attuare una lotta di contrasto ai vettori virali per mezzo della rimozione dei focolai larvali e di adeguati trattamenti larvicidi, ma anche attraverso una adeguata informazione alla popolazione relativamente ai comportamenti da tenere per limitare tutte le situazioni che ne facilitano la riproduzione». Previste multe da 25 a 500 euro in caso di inosservanza.

LEGGI L’ORDINANZA COMPLETA

Alcune misure

In sintesi viene chiesto – ordinanza attiva fino al 31 ottobre – a chi ha disponibilità di aree con sistema di raccolta delle acque meteoriche di rispettare la ‘Carta della prevenzione del piano di igiene urbana’. Alcune delle misure richieste sono «non abbandonare, definitivamente o temporaneamente, negli spazi aperti pubblici e privati, compresi i terrazzi, contenitori di qualsiasi natura e dimensione nei quali possa raccogliersi acqua piovana; nei cimiteri nel caso di esposizione di fiori finti, i vasi collocati all’aperto devono essere forati sul fondo oppure devono essere riempiti di sabbia, al fine di impedire il ristagno d’acqua; verificare che le grondaie non siano otturate e assicurare lo stato di efficienza degli impianti idrici dei fabbricati». I soggetti pubblici e privati gestori, responsabili o a qualunque titolo nella disponibilità di corsi d’acqua, scarpate ferroviarie e autostradali, cigli stradali, «devono curare la manutenzione dei corsi d’acqua per evitare ostacoli al deflusso delle acque stesse; mantenere le aree libere da rifiuti o altri materiali che possono favorire il formarsi di raccolta stagnante di acqua; eliminare le eventuali sterpaglie». Ci sono indicazioni anche per proprietari e responsabili di depositi e attività industialia, artigianali e commerciali con particolare riferimento alle attività di rottamazione e in genere di stoccaccio di materiali di recupero: «Attuare trattamenti di disinfestazione dei potenziali focolai larvali, da praticare ogni 15 giorni o in alternativa entro 5 giorni da ogni precipitazione atmosferica nelle aree di stoccaggio all’aperto dei materiali per i quali non siano applicabili i provvedimenti di cui sopra».

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