Terni,Special Olympics: si lavora per l’unione

La ‘conca’, insieme ad Amelia, Narni e Orvieto, scelta per ospitare i ‘Giochi Nazionali’ del 2016

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di S.F.

‘Special Olympics’ e Terni, si lavora per l’unione. Il territorio provinciale è stato scelto dal programma di allenamento sportivo e competizioni atletiche per persone con disabilità intellettiva per ospitare i ‘Giochi Nazionali’ 2016. Circa 2 mila gli atleti che potrebbero arrivare in città nel giugno 2016 per la manifestazione: «C’è grande entusiamo dei sindaci dei Comuni coinvolti e vogliamo farlo», spiega a umbriaOn il vicepresidente del movimento Alessandro Palazzotti.

L’incontro I primi contatti per l’organizzazione e l’analisi delle strutture c’è stato giovedì in prefettura: «Siamo in fase di studio per verificare la disponibilità – commenta Palazzotti – degli impianti per ogni disciplina, devono essere idonei alle nostre attività e allo stesso tempo c’è da esaminare la capacità alberghiera-logistica della zona. Un’atleta, di solito, comporta altre due persone al seguito, volontari o familiari: le nostre manifestazioni coinvolgono circa 2 mila partecipanti».

Non solo Terni Narni, Amelia e Orvieto. Nell’idea della Special Olympics ci sono i tre Comuni in appoggio a Terni per la divisione delle gare: «Stiamo vedendo se è possibile creare una situazione con cerimonia d’apertura a Terni e poi sviluppare altre discipline in località diverse. Negli anni passati – ribadisce Palazzotti sulla qualità delle strutture – la manifestazione è stata svolta in impianti bellissimi e quindi non possiamo tornare troppo indietro, ne servono di un certo tipo».

L’opportunità Sport, disabilità e sociale. Palazzotti afferma che per la zona ternana è «una grossa opportunità non solo a livello sportivo, ma anche per parlare di disabilità e questione sociale: se ne potrebbe parlare nelle scuole per coinvolgere gli studenti; vorremmo tentare, in tempi brevi, di gestire l’evento con le forze locali: a Terni e Amelia ci sono già bei gruppi di volontari, mentre a Orvieto è assente. Potrebbe essere la stagione per creare un’attività di associazionismo sportivo per persone con disabilità».

Movimento educativo ‘Che io possa vincere, ma se non riuscissi che io possa tentare con tutte le mie forze’, questo il giuramento degli atleti Special Olympics. Palazzotti ci tiene a ribadire che si chiamano «Giochi Nazionali e non campionati italiani perché cerchiamo di smorzare l’aspetto della ricerca del campione: tutti lo sono nella nostra filosofia e Special Olympics è un movimento educativo; dall’altra parte l’evento avrà tutti i crismi di una manifestazione olimpica, con in programma una cerimonia d’apertura e di chiusura». Una manifestazione con una grande storia alle spalle, perché quella ternana sarebbe «la 32° edizione e abbiamo virato sull’Umbria perché, essendo al centro dell’Italia, a livello di spostamento e trasporti ci sembra la sede più adeguata».

Entusiasmo L’intenzione e lo spirito di riuscita ci sono, ora c’è da perfezionare l’organizzazione: «Giovedì abbiamo portato tutta la documentazione in prefettura. Al momento siamo in una fase embrionale, però con il presidente Romiti abbiamo notato un grande entusiamo da parte dei sindaci dei Comuni coinvolti: c’è forte intenzione di concretizzare l’idea. Ai primi di agosto si rivedranno per vedere la disponibilità degli impianti, quindi a settembre ci siamo dati un appuntamento per formare un comitato organizzatore definitivo».

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