I carabinieri del Norm gli sono piombati addosso un istante dopo che aveva venduto cinque dosi di cocaina ad un operaio di una ditta di Todi, proprio a pochi passi dalla sede. Droga che, nelle idee del cliente – anche lui tuderte – sarebbe servita a rendere più ‘movimentato’ il sabato. Che alla fine, movimentato, lo è stato lo stesso. Ma per altre ragioni.
Nel tranello I militari sono entrati in azione dopo specifici servizi di appostamento e hanno perquisito il pusher, 35enne di nazionalità albanese. Addosso aveva, oltre ad una grossa somma di denaro – ovvero gli incassi dell’attività di spaccio -, anche alcuni telefoni cellulari utili a gestire il ‘giro’. Allo stesso tempo gli inquirenti sono riusciti ad individuare diversi clienti, soprattutto persone fra i 40 e i 50 anni di età, della zona.
Clandestino Il 35enne albanese è risultato già espulso lo scorso maggio attraverso la frontiera aerea di Perugia-Sant’Egidio. In pratica dopo il rimpatrio era riuscito a tornare in Italia clandestinamente grazie ad un passaporto falso. Lunedì mattina l’arrestato è stato condotto di fronte al tribunale di Spoleto per la convalida e il giudice ha applicato la custodia cautelare in carcere.
