Todi, ‘evasori’ stanati: 584 mila euro in cassa

Il piano di contrasto ha consentito un corposo recupero tributario: «Dalla parte dei cittadini che pagano quanto dovuto»

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In aumento di 103 mila euro rispetto al 2015. Si è chiuso con un incremento di oltre il 10% l’operazione 2016 in riferimento al recupero tributario del Comune di Todi: il piano di contrasto all’evasione ha fatto registrare un recupero di 584 mila euro, contro i 481 dello scorso anno.

Il recupero Il gruppo multidisciplinare costituito da dipendenti comunali nel 2015 ha proseguito con successo l’operazione nel 2016: incrocio di dati e accertamento di posizioni irregolari che sono state contestate. Nel dettaglio i fondi recuperati provengono dall’Ici (314 mila e 434 euro), dall’Imu (180 mila e 480), dalla Tarsu/Tari (82 mila e 827) e dalla Tasi (2 mila e 295). «L’intensificazione – le parole dell’assessore Luca Pipistrelli – dei controlli voluta da questa amministrazione va dalla parte della stragrande maggioranza dei cittadini che pagano regolarmente quanto dovuto. Il contrasto all’evasione infatti, oltre ad innalzare il livello di equità, ci consente di rendere con le somme recuperate servizi ed opere ai cittadini. Un particolare – conclude – riconoscimento va ai dipendenti che hanno lavorato a questo progetto, avvalendosi anche dei nuovi strumenti informatici adottati dal Comune»

La riduzione All’attività di recupero si è aggiunta la riduzione delle tariffe Tari – sottolinea l’amministrazione comunale – di circa il 4-5% rispetto a quelle applicate nel 2014: nel 2015 il Comune di Todi ha intrapreso un’azione di verifica e controllo delle posizioni tributarie dei contribuenti partendo dall’incrocio dei dati (catastali, anagrafici, fiscali); l’attività è stata effettuata anche per l’anno appena concluso.

Nuovi contribuenti Le verifiche hanno consentito di portare alla luce circa cento nuovi contribuenti ai fini Tari che, nel 2016, hanno contribuito – fermo restando il costo del servizio e smaltimento rifiuti – ad allargare la base imponibile e alla ripartizione dei costi del piano economico-finanziario del Comune su un numero più alto di contribuenti: la conseguenza è stata l’abbattimento delle tariffe.

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