Umbria: addio alla professoressa Maria Caterina Federici. «Hai fatto tanto per Narni»

Cordoglio, non solo nel mondo accademico, per la scomparsa della docente di sociologia. Nata ad Amelia, aveva 73 anni

Condividi questo articolo su

Maria Caterina Federici

A pochi giorni dal professor Roberto Stopponi, un’altra figura di spicco del mondo della cultura, legata alla sua terra di origine, se n’è andata. La professoressa Maria Caterina Federici, originaria di Amelia (Terni) e professore ordinario di sociologia all’università degli Studi di Perugia, è venuta a mancare all’età di 73 anni a causa di un malore improvviso che l’ha colpita domenica pomeriggio a Cala Moresca (Grosseto), nella zona dell’Argentario, mentre stava facendo il bagno al mare.

Una carriera al vertice

Di alto livello la sua carriera accademica che l’ha vista impegnata anche alla Sapienza di Roma, all’università di Parma, alla scuola di pubblica amministrazione di Bologna, alla Southern California University e alla Sorbona (Parigi). Nel tempo è stata autrice di numerose pubblicazioni e coordinatrice di progetti di ricerca promossi da Miur, Cnr ed altri enti pubblici e privati. Il suo nome è molto legato alla realtà di Narni, dove è stata coordinatrice del corso di laurea in scienze per l’investigazione e la sicurezza di UniPg e ‘anima’ del Festival della sociologia.

Cordoglio

Proprio dal sindaco di Narni, Lorenzo Lucarelli, giunge un ricordo affettuoso di Maria Caterina Federici: «Una notizia che mi ha tolto il fiato – scrive il primo cittadono su Facebook -. Innamorata di Narni e del ‘tuo’ Festival della sociologia, hai dato un grandissimo contributo alla crescita della nostra città e del nostro corso di laurea. Mi mancherà la tua energia, la tua positività e il tuo sorriso. Un abbraccio grande a Raffaele Federici e alla tua famiglia. Fai buon viaggio cara prof. Maria Caterina Federici». Cordoglio a cui si aggiunge quello della presidente della Provincia di Terni, Laura Pernazza: «Sono addolorata – afferma – per la perdita di una grande persona e di una docente di elevatissimo profilo che era un punto di riferimento per l’Ateneo, il territorio provinciale e il mondo della cultura. Giungano ai famigliari le più sentite condoglianze a nome mio e dell’amministrazione provinciale». Cordoglio anche da parte del Centro pari opportunità della Regione: «La sua lunga e illustre carriera – le parole della presidente Caterina Grechi – accademica lascia un’impronta indelebile non solo nell’ambito dell’università e della ricerca, ma anche nella vita di innumerevoli colleghi e colleghe, di studentesse e studenti che hanno avuto la fortuna di essere guidati dai suoi insegnamenti. La Professoressa Federici è stata infatti molto di più di una docente universitaria. È stata una maestra, un faro di conoscenza e una fonte di ispirazione per generazioni di giovani accademici. Ha dimostrato che la passione per l’insegnamento e la ricerca possono veramente trasformare la vita delle persone. La sua generosità nel supportare e seguire gli studenti anche oltre il percorso universitario ha reso evidente il suo profondo impegno a perseguire il bene comune e contribuire allo sviluppo di una società migliore. La sua assenza lascerà un vuoto incolmabile ma il suo esempio non sarà dimenticato. Molte persone prenderanno il testimone delle sue qualità di impegno, costanza e dedizione, continuando a portare avanti il suo lavoro. Come Centro pari opportunità della Regione Umbria – conclude -, oltre ad esprimere le nostre più sincere condoglianze a familiari e amici della Professoressa Federici, riconosciamo in lei con gratitudine una vera testimone di libertà, affermazione e forza femminile, valori che continueranno a guidare il nostro operare quotidiano».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli