di Andrea Liberati
M5S Regione Umbria
Le infrastrutture stradali umbre sono ormai davvero al collasso. I nodi dell’immobilismo vengono al pettine, con code devastanti e automobilisti infuriati.
Da Perugia a Terni la musica non cambia: strade, gallerie e viadotti problematici, logori, consunti. Ben quattro imponenti lavori in corso nel giro di 85 km di superstrada, con addirittura un blocco assoluto tra Terni Ovest e Terni Est che, però, giunge dopo lavori di ‘messa in sicurezza’ conclusi nel febbraio 2016.
Poco più a nord, con l’imminente apertura della Quadrilatero, il nodo di Perugia collasserà.
Frattanto quotidianamente osserviamo fuoriuscire dal cemento ammalorato i ferri di cavalcavia e ponti costruiti decenni fa, senza che nessuno provveda, se non all’ultimo minuto, quando la situazione è ormai insostenibile ed esorbitanti le spese di manutenzione straordinaria.
I costi sociali di una simile situazione sono enormi: migliaia di persone al lavoro in ritardo, colonne di autoveicoli e TIR che assediano le città, rischi per i pedoni. E inquinamento alle stelle.
Mancano da tempo gli investimenti minimi. Restano solo vuote promesse.
La chiamavano Cuore verde d’Italia, ma ormai questa terra è preda dell’abbandono della politica nazionale e regionale: l’Umbria quale ridotta di un malgoverno senza precedenti. E l’immobilismo prosegue