Umbria, ‘Ternifestival’: «Atmosfera magica»

Gli ‘addetti ai lavori’ tracciano il bilancio della decima edizione. Si pensa già al futuro con la candidatura a ‘Terni capitale della cultura’

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di Fra.Tor.

Si è conclusa da poco più di due settimane la decima edizione del ‘Ternifestival’, quella che viene definita dagli ‘addetti ai lavori’ come «un’edizione ‘infuocata’. Come le 10 candeline spente durante il meeting ‘The future is unwritten’, che ha visto partecipare oltre 40 fra operatori, artisti e critici e ‘infuocata’ come le parole, intrise lettera per lettera nella glicerina, dell’installazione di Robert Montgomery ‘Fire poem’, che ha inaugurato il Festival». Ora, è tempo di bilanci.

Il Teatro Stabile dell’Umbria Da quest’anno il Teatro Stabile dell’Umbria è diventato titolare del ‘Ternifestival’. Le due realtà, fra cui è da sempre viva una collaborazione, oggi divengono un’unica entità permettendo di integrare e arricchire ancor meglio le due anime del teatro umbro, quella più consolidata e quella più giovane e sperimentale. «Troviamo questa formula vincente – ha esordito Nino Marino del Teatro Stabile – perché rafforza il sodalizio con uno sguardo attento all’innovazione. In questa edizione abbiamo potuto ammirare produzioni che raccontano la città di Terni vista attraverso gli occhi degli artisti. Sono stati affrontati temi delicati, come quello della ‘Thyssen’, ma da un punto di vista poetico, in maniera delicata. Una sfida, certo. Ma è proprio questo il bello».

I numeri Quest’anno la partecipazione del pubblico, prevalentemente umbro, «è stata significativa e costante», ha aggiunto Marino. «Sono stati oltre 2 mila e 800 gli spettatori paganti nei 10 giorni di festival, a cui vanno aggiunti i 5 mila partecipanti dei numerosi progetti gratuiti». In tutto sono stati «9 gli spettacoli che hanno registrato il sold out e, per quanto riguarda la performance ‘Thyssen’, produzione del Teatro Stabile dell’Umbria/Ternifestival, che ha debuttato in prima assoluta il 26 settembre ed è rimasta in scena presso lo Studio 1 fino a domenica 11 ottobre, le presenze sono state complessivamente 731». Mentre sono state «33 le compagnie, 2 le street art interventions e 5 i gruppi musicali/dj ospitati provenienti da 12 nazioni – Francia, Regno Unito, Spagna, Svizzera, Austria, Germania, Israele, Belgio, Svezia, Bulgaria, USA e Italia – per un totale di 117 posti letto riservati e di mille e 675 pasti serviti presso il Fat».

«Un’isola, ma non isolato» Secondo Linda Di Pietro, direttore artistico del Festival, «i numeri sono importanti, certo, ma per l’atmosfera che generano in città. Il ‘Ternifestival’, negli anni, ha dovuto affrontare anche molte polemiche, ma dopo 10 anni possiamo dire che ha raggiunto un punto in cui la città lo osserva, ma che inizia anche a voler partecipare. È come un’isola, ma non isolato. Per 10 giorni, ogni anno, ci si riunisce per ragionare insieme su vari temi, dall’attualità, alla cultura fino alla politica. Un atto di creazione collaborativa e la costruzione del monumento in piazza Tacito ne è stato simbolo». Ora si pensa al futuro e il ‘Ternifestival’ si rimette in discussione per l’edizione 2016 già in programma dal 16 al 25 settembre.

L’INTERVISTA A LINDA DI PIETRO – IL VIDEO

Terni festival assegnoPremio ‘Capitale cultura’ «All’interno del nostro immaginario di futuro, c’è anche il premio ‘Capitale cultura’ destinato, appunto, alla candidatura di Terni. Gli spettatori hanno votato tra quattro progetti decretando quello di ‘Cinema e scuola’ come vincitore. Un budget di mille e 700 euro che il ‘Ternifestival’ consegnerà all’assessorato alla scuola perché questo progetto possa essere rilanciato.

Scelte strategiche «Il tema della contemporaneità, sviluppato dal ‘Ternifestival’, è perfettamente in linea con le scelte strategiche dell’amministrazione comunale». Secondo l’assessore alla cultura, Giorgio Armillei, «il Festival è importante per il mondo culturale, ma lo è ancor più il modo in cui si esprime, puntando sempre alla novità, fattore di crescita per la nostra città. Sia a livello culturale che economico». Il ‘Ternifestival’, inoltre, è un punto cardine della candidatura a ‘Capitale della cultura’: «Con il sindaco Di Girolamo siamo andati a Lucca per un incontro con le altre città candidate e abbiamo potuto confrontarci con altre realtà. I temi sono vari e i progetti molto differenziati fra loro. Non tutti hanno seguito la nostra linea; noi abbiamo pensato di mostrare come le scelte di questa città si contraddistinguano per metodo e contenuto, altri hanno puntato più sul marketing. Ma è giusto che sia così, ci auguriamo che venga tenuto conto di tutto nel giudizio finale».

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