Valnerina, lavori a Biselli: «Duro colpo per rafting, attività commerciali e turisti»

Norcia – Sono preoccupati gli operatori del turismo in Valnerina e lanciano un appello ad Anas e alle amministrazioni

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di Fra.Tor.

«A causa di alcuni lavori sulla strada statale 685, in località Biselli a Norcia, da lunedì 11 luglio è stato bloccato l’accesso alla piazzola di sosta per il rafting. Per noi, per i turisti e per gli appassionati è un danno enorme». Sono preoccupati gli operatori del turismo in Valnerina e lanciano un appello ad Anas e alle amministrazioni comunali e regionali.

I disagi

«Sul fiume Corno la navigazione del rafting si svolge in due tratti da Serravalle a Nortosce – spiegano – con interruzione a Biselli a causa della presenza di un allevamento di trote. I turisti sono costretti a scendere, salire su un furgone e reimbarcarsi circa a 1 chilometro a valle, dopo essere scesi dal furgone in una piazzola posta sulla strada statale 685. Per lavori in corso, l’accesso a questa piazzola è ora bloccato in località Biselli a Norcia, creando grande preoccupazione non solo nei centri rafting, dove tanti ragazzi della Valnerina lavorano, ma anche fra gli albergatori, i commercianti e i gestori dei ristoranti dove si recano ogni anno le migliaia di persone che arrivano per fare rafting. Inoltre, i semafori posizionati per il senso alternato dei veicoli, stanno già creando file interminabili. Ma non sarebbe stato il caso di fare questi lavori a fine settembre, quando i centro rafting avrebbero interrotto le loro attività e il turismo sarebbe calato fisiologicamente a fine stagione estiva? Questa situazione – osservano – fa venire al pettine un nodo che ormai da decenni non trova soluzione per le difficoltà amministrative, da parte della Regione Umbria, ad autorizzare un intervento di riqualificazione e rinaturalizzazione fluviale del Corno nel tratto a fianco dell’allevamento. Questo intervento, oltre al miglioramento e alla riqualificazione dal punto di vista ambientale, permetterebbe ai gommoni del rafting di navigare senza interruzioni, risolvendo una volta per tutte quella situazione di precarietà che è ora divenuta insostenibile».

«Circa 40 mila turisti ogni anno»

I quattro centri rafting che operano sul Corno (rafting Nomad, Asgaia, Raftingumbria, Rafting adventure) «danno lavoro stagionale a circa 50/60 persone», aggiungono. «Ci sono addirittura delle guide, personale specializzato che qui non abbiamo a sufficienza, che vengono ogni anno dall’Argentina. Inoltre, c’è personale in segreteria e autisti dei furgoni. Il numero di persone che fanno rafting sul corno è dell’ordine delle decine di migliaia; quest’anno solo le scuole da tutta Italia hanno mandato circa 12 mila studenti da aprile a metà giugno. Poi ci sono i gruppi di ragazzi estivi, i gruppi aziendali, famiglie. La stagione dura da aprile ad ottobre, per un totale stimabile attorno alla 40 mila persone».

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