Vissani festeggia, la Cassazione blocca il sequestro

Accolto con rinvio a nuovo esame un suo ricorso

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La presa di posizione è importante: la terza sezione penale della Corte di cassazione ha stabilito che il ricorso presentato dal cuoco Gianfranco Vissani, dal figlio Luca e dalla Vissani Srl, deve essere accolto.

Il ricorso La richiesta si riferiva al ricorso contro il sequestro che il tribunale di Terni aveva stabilito sui loro beni, per un valore superiore ai tre milioni di euro – che non vengono dissequestrati a seguito della decisione – nell’ambito di un procedimento relativo alla vendita di alcuni beni immobili, quote della società e imposte relative agli anni compresi tra il 2005 e il 2007.

La Cassazione Secondo i supremi giudici deve essere ora chiarito sia l’importo percepito da Vissani e sia il rapporto tra questa cifra e i soldi versati allo stato, così da chiarire se il sequestro fosse proporzionato rispetto al suo reale debito.

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