Allarme sangue, l’Avis ‘chiama’ i giovani

Calo di donazioni, in Umbria, del 4.63%: si tenta di sensibilizzare anche attraverso il calendario Barbanera, che ha una versione per bambini

Condividi questo articolo su

Le giacenze nelle strutture sanitarie sono basse, i donatori sono sempre meno, ma il sangue è indispensabile e continuerà ad esserlo. «Servono più donatori e serve una gestione più organizzata della donazione stessa». È questo il messaggio lanciato da Avis Umbria a fronte del calo del 4,63 per cento, registrato tra gennaio e novembre 2016, rispetto all’anno precedente nell’arco degli stessi mesi.

Sempre meno donazioni Ci sono state, infatti, da parte dei 32.484 donatori Avis nella regione, 1.811 donazioni in meno (37.344 rispetto alle 39.155 del 2015) e 2.788 in meno rispetto a quelle programmate. I dati sono stati resi noti martedì mattina a Perugia dal presidente e dal vicepresidente dell’Avis Umbria, Giovanni Magara e Andrea Motti.

conferenza avis umbriaLa iniziative Per cercare di trovare nuovi donatori sono state presentate iniziative che coinvolgono l’Ufficio scolastico regionale dell’Umbria, oltre che l’ormai consolidata collaborazione con il calendario Barbanera. Alla conferenza stampa di martedì ha partecipato, infatti, anche Maria Pia Fanciulli, responsabile di redazione Editoriale Campi. «Abbiamo constatato – spiega Magara – una flessione che sta preoccupando noi ma anche il sistema sanitario che, per effetto delle giacenze basse, ci fa arrivare messaggi sempre più frequenti sul bisogno di sangue. Abbiamo bisogno di nuovi donatori. Non sono messe a rischio le terapie perché se manca sangue alle strutture sanitarie in Umbria, ci sarà la regione vicina che aiuterà a sopperire. Vorremmo però riuscire a rispondere alle esigenze di sangue nella regione con le nostre forze».

L’accordo con l’Ufficio scolastico Dunque l’associazione è in campo per la necessaria sensibilizzazione verso la popolazione che passa anche attraverso uno strumento come quello del calendario Barbanera realizzato per Avis dall’Editoriale Campi, fin dal 2008, in due versioni, una delle quali dedicata ai bambini. Grazie all’accordo con l’Ufficio scolastico regionale, il calendario che contiene indicazioni sull’importanza del dono del sangue, verrà distribuito in tutte le classi delle scuole umbre, che sono circa 5 mila, in modo da raggiungere i giovani, che sono potenziali donatori di domani. Il prodotto editoriale sarà inoltre in edicola con il Corriere dell’Umbria sabato 10 dicembre e in distribuzione a Umbriafiere di Bastia Umbra fino a domenica 11 durante Expo regalo.

conferenza avis umbria‘Il Piccolo Barbanera’ «Ne ‘il Piccolo Barbanera’ per bambini – spiega Fanciulli – trasferiamo i valori della tradizione Barbanera che raggiunge i 255 anni ed è stata da poco riconosciuta patrimonio dell’umanità ‘Memoria del mondo’ dell’Unesco. Il protagonista di questa speciale versione, i cui autori sono Luigi Dal Cin e Francesca Greco, è un bambino dei giorni nostri che percorre nello spazio e nel tempo i valori della contemporaneità ritrovando nelle nostre radici le buone pratiche del dono e del trasferire conoscenza, consapevolezza e qualità della vita. Un dono che ci fa uscire da noi e conoscere il mondo, la bellezza della biodiversità ambientale e umana, che fa comprendere come sia importante incontrare l’altro e donare». E Magara aggiunge: «Quello con i calendari Barbanera è un progetto che ci vede affiancati a un prodotto culturale di livello che contiene perle di saggezza riprese da tradizioni popolari e include messaggi che condividiamo».

L’appello «Lanciamo un appello alla popolazione – conclude Magara – che pur essendo nelle condizioni di poterlo fare non ha scelto di diventare donatore associato, volontario e gratuito. Noi dobbiamo riorganizzare la nostra associazione per rispondere in modo strutturato alle esigenze rappresentate dal sistema sanitario. Non possiamo permettere che il sangue vada sprecato e quindi smaltito con costi ulteriori. I donatori devono recarsi a donare sulla base delle esigenze comunicate a noi dal servizio sanitario nazionale. L’Avis invita i cittadini tra i 18 e i 60 anni non ancora donatori di sangue a contattare una delle sue 66 sedi per informarsi».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli