‘Cittadella’ di Perugia, Marini: «Si farà»

L’annosa questione della sede della ‘Cittadella giudiziaria’ sarà oggetto di un incontro tra la Regione Umbria e il governo nella giornata di venerdì

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Il tema, venerdì, sarà al centro di un incontro che, ha annunciato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, «ritengo significativo che, nonostante la crisi di governo, il ministro della Giustizia Andrea Orlando abbia voluto confermare e per questo lo ringrazio. In quella sede  verranno affrontate le diverse questioni che attengono all’attuazione del progetto per dare risposte concrete ed efficienti alle istanze della città di Perugia e per garantire una logistica adeguata agli uffici giudiziari del capoluogo di regione».

La ‘Cittadella’ La questione è quella della sede della Cittadella giudiziaria di Perugia, che, spiega Marini, «è da molto tempo all’attenzione dell’amministrazione regionale che, con il Comune di Perugia ed i vertici della giustizia umbra, si è posta il problema della organizzazione e dislocazione degli uffici giudiziari in sedi idonee allo svolgimento di tutte le funzioni della giustizia. Regione Umbria e Comune di Perugia hanno dunque avviato un percorso comune e condiviso la possibilità di realizzare questo obiettivo individuando, nell’area demaniale dell’ex carcere di piazza Partigiani, la sede dove realizzare il progetto».

Il governo Il progetto di riorganizzazione degli uffici giudiziari nella zona dell’ex carcere di Perugia, dice la presidente della Regione, «è un obiettivo che come Regione abbiamo sempre sostenuto e perseguito, in sinergia con il Comune di Perugia e con le istituzioni coinvolte, convinti che si tratti di una iniziativa importante per una maggiore efficienza della Giustizia, per la Città di Perugia e per i cittadini, oltre che una importante operazione di recupero e di qualificata rifunzionalizzazione urbanistica di una parte centrale del capoluogo. Un obiettivo condiviso con i vertici istituzionali delle altre amministrazioni coinvolte, su cui ci siamo fortemente impegnati come Regione, da tempo e con continuità. La Regione continuerà a fare la propria parte per vedere attuato un progetto che ha valenza ed è di interesse generale».

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