Ecstasy letale, il padre: «Voglio la verità»

Il Moige :«I locali hanno il dovere di garantire la tutela dei giovani anche attraverso l’alleanza con le forze dell’ordine»

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I carabinieri di Riccione avrebbero identificato lo spacciatore che ha ceduto la pasticca di ecstasy a Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello, morto al Cocoricò di Riccione nella notte tra sabto e domenica. Decisiva per l’identificazione sarebbe stata la testimonianza degli amici che erano con lui.

Si conoscevano Il pusher – T.C. di 19 anni – è un concittadino del giovane morto che avrebbe confessato di aver venduto tre grammi di ecstasy liquido per 250 euro al Lamberto e agli altri due ragazzi. Il ragazzo è stato denunciato in stato di libertà con l’accusa di morte in conseguenza di altro reato.

La ricostruzione Gli amici di Lamberto hanno rivelato ai carabinieri di aver comprato l’Mdma prima di partire per Riccione, ma di averla poi pagata, vicino alla stazione della località balneare, subito dopo il loro arrivo, prima andare in discoteca. Anche T.C. ha passato la notte tra sabato e domenica nella stessa discoteca, con la quale, atraverso un amico ‘pr’ spesso collaborava, ma in maniera indieretta e sena compensi. La sua abitazione è stata perquisita ma non sarebbe stata trovata altra droga.

La droga L’ecstasy, stando al racconto dei ragazzi che erano con Lamberto Lucaccioni, sarebbe stata sciolta in una bottiglietta d’acqua e poi assunta dai tre amici. Tanto che i due sopravvissuti, quando all’alba di domenica sono stati sentiti dai militari, erano ancora sotto l’effetto della sostanza. L’autopsia su Lamberto Lucaccioni sarà effettuata martedì.

Il Cocoricò «Sul locale faremo le opportune valutazioni nei prossimi giorni – spiega il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Mario Conio – perché il ragazzo si è sentito male in discoteca. Non ci saranno sconti per nessuno. Purtroppo non è un locale nuovo a determinate cose». La stessa notte in cui è morto il ragazzo di Città di Castello, i militari avevano arrestato nei pressi del Cocoricò un altro pusher, un magrebino, trovato con pasticche di Mdma.

La famiglia Il padre e la madre di Lamberto Lucaccioni hanno intanto  fatto rientro nella loro abitazione. Il padre, farmacista, è molto conosciuto in città. Definito da tutti come un bravo ragazzo, studente modello, tifoso della Juventus, calciatore delle giovanili del Gs ‘Madonna del Latte’, Lamberto frequentava il liceo classico Plinio il Giovane di Città di Castello. «Una famiglia bravissima», ha ricordato il sindaco, Luciano Bacchetta, mentre sono tantissimi i messaggi di cordoglio che stanno arrivando in queste ore alla famiglia.

La richiesta «Voglio sapere tutto, voglio la verità», sono state le poche parole che il padre del giovane morto ha rivolto all’avvocato Roberto Bianchi che rappresenta la famiglia. E anche sul giovane denunciato dai carabinieri per avere fornito la droga, l’uomo ha solo detto al legale: «Pensaci tu».

Il Moige Antonio Affinita, direttore generale del Moige (Movimento italiano genitori) dice che «la triste vicenda consumata nella
discoteca Cocoricò di Riccione, che ha portato alla morte del minore sedicenne, è un campanello d’allarme per l’incolumità dei
nostri figli. La presenza di stupefacenti all’interno dei locali notturni è un segnale della scarsa sicurezza di questi luoghi di
divertimento, dove spesso girano sostanze illegali».  Secondo il Moige, i gestori dei locali «hanno il dovere di garantire la tutela dei giovani anche attraverso l’alleanza con le forze dell’ordine: mamme e papà non possono lasciar uscire i figli con il costante timore che gli spacciatori mettano in pericolo la loro incolumità psico-fisica».

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