‘Maggio organistico’, tesori d’arte ad Amelia

La manifestazione è organizzata dall’associazione ‘Ameria umbra’, con il patrocinio dei comuni di Amelia, Giove, Lugnano e Penna in Teverina

Condividi questo articolo su

Il ‘Maggio organistico amerino’ vuole coniugare la voce degli organi con i tesori d’arte e la quiete delle chiese e l’unicità dei borghi che li ospitano. Per conoscere meglio questi gioielli dell’arte organaria di sei secoli al termine dei concerti è possibile effettuare una visita guidata allo strumento che si è appena ascoltato. La manifestazione è organizzata dall’associazione ‘Ameria umbra’ di Amelia con il patrocinio dei comuni di Amelia, Giove, Lugnano e Penna in Teverina.

L’inizio è a Giove sullo strumento della Chiesa di S. Maria Assunta, Silvano Rodi, organista della chiesa di S. Devota nel Principato di Monaco e docente presso il conservatorio di Nizza, esegue un programma dedicato a Bach e ad autori di scuola tedesca in ossequio alle caratteristiche dello strumento ispirato all’organaria nordica. Nella Cattedrale di Amelia Marina Amadessi, una dei tre organisti della Cattedrale, propone alcune composizioni bachiane sull’organo Rieger recentemente inaugurato nel suo restauro-ampliamento ed accompagna la Corale Amerina in programma di polifonia di scuola inglese.

Il duo Ceccarelli-Ciofini E’ dedicato al settecento veneziano l’unico concerto che non vede l’organo come protagonista. Il duo Ceccarelli-Ciofini esegue un programma di sonate per Flauto traversiere e Clavicembalo di autori come Vivaldi e Marcello che hanno diffuso nell’intera Europa il linguaggio musicale della Serenissima. Il prezioso organo di Conradus Woerle, austriaco ma romano di adozione, della chiesa Collegiata di Lugnano permetterà ad Enrico Viccardi, docente di organo al conservatorio di Como, di eseguire un programma tutto dedicato alla scuola italiana dei secoli XVII e XVIII.

Organo tardo-cinquecentesco Non può mancare nel festival un concerto all’organo tardo-cinquecentesco della chiesa di S. Magno. Qui Gustav Auzinger, docente presso il conservatorio di Linz, esegue un programma che potremmo definire una sintesi tra quelli precedenti dal momento che si divide tra opere di autori italiani e nordici.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli