Paparelli: «A Terni serve uno shock»

Il vice presidente della Regione a tutto campo sulla situazione politica ed economica: «La squadra di vertice deve essere in sintonia con la città»

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di M.T.

Prima di mettersi a sedere lo dice chiaro: «Parliamo di quello che vuoi, ma non farmi anche tu la domanda su chi sponsorizzo. Io preferisco fare un discorso di carattere generale, politico, anche se questo termine viene sempre più spesso sbeffeggiato e non certo utilizzato nel modo migliore».

Le polemiche E, tanto per metterlo a suo agio, chiedo subito al vice presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, chi siano, oggi a Terni, i ‘paparelliani’ dentro il Pd. Lui mi guarda per un secondo a bocca aperta, poi sbotta a ridere: «Meno male che avevo detto di voler parlare di politica. Però capisco la provocazione e ti rispondo, senza tema di smentita, che non esistono. Nel senso che non c’è nessuno, e guarda che dentro il Pd di Terni ci sono dei giovani davvero in gamba, che possa sinceramente pensare che essere ‘paparelliano’ comporti una qualche agevolazione o, da parte mia, interventi volti a fare pressioni per andare ad occupare posti, sedie o poltrone. Io la politica non la intendo così e le persone con le quali, dentro il partito, posso condividere idee e strategie, lo sanno benissimo».

Leopoldo Di Girolamo

Leopoldo Di Girolamo

La ‘fase due’ E allora partiamo dai primi due anni del ‘Di Girolamo due’: «Risultati raggiunti e mancati – dice Paparelli – sono sotto gli occhi di tutti e credo che sarebbe sbagliato e inutile, oggi, dare i voti al singolo. Va ricordato che Leopoldo Di Girolamo, due anni fa, venne rieletto dopo un doppio turno di votazioni caratterizzate da un alto tasso di astensionismo, a conferma di un disamore nei confronti della politica che non va trascurato. Oggi è opportuno che, anche partendo da quello, il Partito Democratico, che è la forza di maggioranza relativa, si interroghi se la strategia adottata fino ad ora sia quella migliore per dare risposte ai problemi della città, o se potrebbe essere necessario cambiare atteggiamento».

Il sindaco Di Girolamo, al partito, ha dettato una specie di ‘decalogo’: una serie di iniziative che, a suo modo di vedere, dovrebbero dare nuovo impulso all’attività amministrativa: «E io, che le parole del sindaco le ho ascoltate con grande attenzione – dice Paparelli – dico di essere d’accordo, a patto però che, come ha giustamente ricordato Andrea Cavicchioli (il capogruppo del Pd in consiglio; ndr) ci si dia un timing preciso e poi lo si rispetti».

Il lavoro Uno dei temi sui quali, secondo il vice presidente della Regione, «non ci si può permettere di perdere tempo», è quello del lavoro: «Inutile, io credo, ricordare che non può essere il Comune a crearlo, ma è utile invece ribadire che il compito della politica è quello di creare le opportunità per chi può e deve farlo. E per questo invito il Comune di Terni ad attrezzarsi in fretta per intercettare le opportunità che, anche come Regione, abbiamo contribuito a determinare. Quella del riconoscimento dello stato di area di crisi complessa (il governo dovrebbe concedere il ‘via libera’ entro il mese di luglio; ndr) è un’occasione irripetibile».

Masterplan Catiuscia MariniLe opportunità In quel contesto, chiarisce Paparelli, «potranno essere messi a sistema quei progetti annunciati da Confindustria nel suo Masterplan, ma si potrà soprattutto avviare un percorso virtuoso che, partendo dalla grande industria, contribuisca a ‘dare gambe’ ai progetti di una piccola e media impresa che è molto più viva e vitale di quanto si pensi». Un argomento su tutti, la chimica verde: «Ecco un tema sul quale si dovrà insistere con convinzione a Terni, perché le grandi imprese hanno già detto con chiarezza che intendono non solo restare qui, ma lavorare sodo. Novamont che raddoppierà le produzioni; Beaulieu che acquisterà l’area ex Basell, Tarket e Alcantara che si confermano su livelli di eccellenza – prosegue Paparelli – lanciano segnali chiari al territorio, che deve essere pronto a recepirli. Magari proponendosi per ospitare una facoltà universitaria che guardi proprio verso quella chimica ‘verde’ che dovrebbe diventare la nuova frontiera. Innovare per innovare, insomma: un po’ quello che stiamo cercando di fare in Regione».

Palazzo Spada

Palazzo Spada

Il modello Vorrai mica dire che palazzo Spada ha bisogno di un po’ di ‘ripetizioni’? «Ma no – dice Paparelli – non ci penso nemmeno. Ricordo solo che, anche grazie al personale della Regione che ha recepito quanto importante fosse non perdere tempo nel lavorare ai progetti che si impostavano, questa giunta regionale ha, solo negli ultimi tempi, approvato 57 progetti di ricerca, un bando per finanziare progetti complessi con 16 milioni di euro, con il progetto ‘Cresco’ si sono creati 150 progetti di assunzione a tempo indeterminato. Ma lo ha fatto solo perché tutti hanno remato nella stessa direzione».

Il welfare Altro tema caldo: welfare. «Diciamo subito che la prima cosa da fare, per poter rispondere alle istanze di quella parte della società che soffre – spiega Paparelli – e che spesso per questo sposa l’antipolitica, è necessario che un’amministrazione metta ordine nei suoi conti, anche con operazioni decise. In Regione, per dire, abbiamo fatto ricorso per ben tre volte alla così detta ‘pre Fornero’ ed abbiamo alleggerito di molto i conti, dando nel contempo risposte a lavoratori che, altrimenti, rischiavano il posto». A Terni non si è fatto: «I motivi vanno chiesti al Comune di Terni – replica Paparelli – che però deve ridisegnare il sistema di welfare cittadino evitando, come spesso accade, di puntare il dito contro una Regione che, va ricordato, in sette anni ha destinato alla città il 20% delle risorse, a fronte di un ‘peso’ rappresentato dalla popolazione che è pari al 14% circa».

Terni film nino manfredi (5)La promozione Parlare di futuro significa non parlare solo di lavoro ‘materiale’: «Se pensi al progetto di rilancio della ‘Umbria film commission’ – dice il vice presidente della regione – con me sfondi una porta aperta e, anche qui, Terni non deve restare indietro di un passo. Papigno e il Cmm sono le location ideali per ospitare anche grandi produzioni. Gli studi si prestano magnificamente per girare scene ‘in interno’ e la città, il film che si sta girando su Nino Manfredi lo dimostra, è pronta a partecipare, ma occorre che l’amministrazione faccia la sua parte, mettendo in campo idee, progetti, fantasia e spirito di squadra».

La squadra Ecco, a proposito: qui torniamo al tema del giorno. «No, guarda – Paparelli schiva – su questo argomento non mi ci porti proprio. Io dico solo che, secondo me, la forza di una squadra vincente nasce dalla capacità di mettersi in sintonia con la città e con le sue esigenze che cambiano. Se il sindaco si accorge che questo non avviene più, deve intervenire con risolutezza. Anche a costo di provocare un shock. Anzi, forse è proprio quello che serve».

 

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