Procura e tribunale: tempo di addii

Terni, Cesare Martellino e Girolamo Lanzellotto salutano: «Lasciamo una comunità sana e profondamente civile»

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Martellino con Fausto Cardella

Martellino con Fausto Cardella

Tre eventi in uno: l’inaugurazione ufficiale della sede della procura della Repubblica, già operativa dallo scorso 8 aprile, e il saluto alla città di due ‘numeri uno’ che vanno in pensione: il procuratore capo Cesare Martellino (al suo secondo ‘addio’ a Terni, dove aveva ricoperto lo stesso incarico anche fra il 1998 e il 2002) e il presidente del tribunale Girolamo Lanzellotto. Per il futuro, le candidature – sia per il tribunale che per la procura – sono state già avanzate da tempo: a decidere sarà il Csm.

LE IMMAGINI DELLA GIORNATA

La benedizione del vescovo

La benedizione del vescovo

Presenti All’evento c’erano praticamente tutti i massimi rappresentanti della politica locale, le autorità religiose, civili e militari della provincia. Oltre a chi ha collaborato ogni giorno con Cesare Martellino – a partire dalla ‘squadra’ dei sostituti procuratori, incluso l’ultimo arrivato, il pm Marco Stramaglia – e Girolamo Lanzellotto con il personale degli uffici giudiziari e i magistrati del tribunale. A portare il proprio saluto sono stati il presidente della corte di appello di Perugia Wladimiro De Nunzio – anche lui prossimo alla pensione -, il sostituto procuratore generale di Perugia Giancarlo Costagliola – in rappresentanza del procuratore Giovanni Galati -, il procuratore capo de L’Aquila – ed ‘ex’ di Terni – Fausto Cardella, il pm Antonella Duchini e tanti altri. Dal sottosegretario all’Interno Giampiero Bocci all’ex prefetto Gianfelice Bellesini e alcuni ufficiali – come i colonnelli Amedeo Farruggio (finanza) e Giuseppe Alverone (carabinieri) – che hanno operato per anni a Terni, a stretto contatto con la procura.

Cardella, Bocci, De Nunzio

Cardella, Bocci, De Nunzio

MARTELLINO: «LASCIO UNA CITTÀ SANA»

La nuova sede Cesare Martellino, da padrone di casa, ha avuto parole di ringraziamento per tutti, «a partire da chi, nel tempo, ci ha consentito di traslocare in questa nuova sede (palazzo Gazzoli, ndR) accogliente e funzionale, in particolare il consigliere regionale Eros Brega, il vice presidente della Regione Fabio Paparelli e il sindaco Leopoldo Di Girolamo». Dopo la benedizione del vescovo Giuseppe Piemontese, è stato il momento dei saluti e delle riflessioni, sia da parte dell’ex capo della procura che di Girolamo Lanzellotto, con quest’ultimo che – commosso – ha ringraziato la comunità «per la profonda civiltà che la caratterizza. Spesso non ci si rende conto – ha detto – ma si tratta di un aspetto che distingue Terni da molte altre realtà, una dote che riguarda anche l’avvocatura. Dal punto di vista operativo – ha aggiunto – siamo finalmente di fronte ad una svolta. Dopo aver affrontato senza grandi traumi l’accorpamento con il tribunale di Orvieto, ora possiamo dire di aver superato la fase più complicata e anche i numeri iniziano ad essere sicuramente soddisfacenti».

Il vice prefetto Grambassi, Martellino e Lanzellotto

Il vice prefetto Grambassi, Martellino e Lanzellotto

LANZELLOTTO: «GRAZIE A TUTTI»

Il bilancio «Questa città mi lascia un ottimo ricordo – ha detto Martellino -, visto che è stata una mia volontà quella di tornare a lavorare qui per la seconda volta nella mia carriera. Secondo me, rispetto ad altre realtà, le condizioni complessive di Terni sono più che buone. Ci sono difficoltà di natura sociale ed economica, ma dal punto di vista della criminalità, soprattutto organizzata, il contesto è sicuramente soddisfacente. Gli episodi gravi, anche recenti, non sono mancati. Ma si tratta di situazioni che possono avvenire ovunque, fisiologiche ma che al tempo stesso richiedono una costante attività preventiva. Questa città, nel suo insieme, è sana». Rispetto al lavoro degli uffici, gravato dall’accorpamento fra le procure di Terni e Orvieto, il magistrato ha sottolineato «il grande sforzo di tutto il personale, che opera al 50% dell’organico previsto e che ha saputo compensare le carenze con grande impegno e competenza. Vi lascio con una frase – ha concluso Martellino -, ‘è il momento di andare ma vi porterò sempre nel cuore’».

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