Ternana nulla con il Verona: passo indietro

Zero tiri nello specchio della porta e conclusioni quasi esclusivamente da calci piazzati contro gli scaligeri. Male la difesa

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S.F.

Zero conclusioni nello specchio della porta e una fase offensiva che fatica – eufemismo – a decollare. C’è organizzazione difensiva, compattezza – in generale, di certo non sabato pomeriggio – e una discreta amalgama, ma la Ternana è ferma al palo in quanto a movimenti ed efficacia in attacco. Nulla di nuovo sotto al sole in casa rossoverde nello 0-3 contro l’Hellas Verona, per larghi tratti in pieno controllo del match e uscito vincitore dal ‘Liberati’ senza particolari affanni. D’altronde quando si contendono i tre punti ad una squadra di qualità e con finalizzatori di un certo calibro è complicato uscire indenni. 4-3-3, 4-3-1-2, 4-3-2-1, poco cambia nelle dinamiche delle ‘Fere’: togli i calci piazzati e i rossoverdi, di fatto, non arrivano alla conclusione. Per il calabrese è la peggior sconfitta casalinga nella sua giovane carriera da tecnico.

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Il tiro di Matteo Contini in avvio di match

Il tiro di Matteo Contini in avvio di match

Passo indietro Uno sterile possesso palla per vie orizzontali a cavallo tra il 10′ e il 20′ del primo tempo, e l’ultima fase della ripresa. Questli gli unici momenti nei quali la Ternana è stata in grado di interrompere le folate offensive dell’Hellas Verona, apparsa fin da subito più in partita, concentrata e soprattutto organizzata rispetto all’undici di Carbone: gli scaligeri erano andati vicini al vantaggio con Valoti, Siligardi e Pazzini già prima della contestata espulsione di Meccariello e del rigore trasformato dall’ex attaccante della nazionale. La Ternana? Uno schema da calcio piazzato – ben riuscito, conclusione però da dimenticare – ‘finalizzato’ da Contini. Match finito alla mezz’ora e strada in discesa per Pecchia.

BENITO CARBONE A FINE PARTITA, VIDEO

Luca Germoni

Luca Germoni

I terzini I gialloblù hanno preso di mira in special modo Martin Valjent che, nonostante una certa esperienza nel ruolo con la Slovacchia ‘Under’ 21, in rossoverde – debutto assoluto a destra da titolare – non è mai riuscito a bloccare con efficacia le incursioni di Valoti, Bessa e Souprayen. Disattenzioni costanti che l’Hellas è stata in grado di massimizzare. Dall’altro lato in difficoltà Luca Germoni, in difficoltà nel ‘leggere’ gli scambi veloci dei veneti e gli inserimenti dalle retrovie.

Palumbo disastroso Verona favorito inoltre da una certa imprecisione del centrocampo della Ternana. Su tutti Palumbo, in affanno sia a livello tecnico – la fotografia del suo match è il lancio sbagliato, senza pressione, verso il lungo linea sinistro – che fisico: Bačinovič e Petriccione, quantomeno in quel ruolo, sono altra cosa. Poco incisivi in interdizione Defendi e Coppola.

I COMMENTI DI VALJENT E COPPOLA, VIDEO

Neutralizzato Falletti Una punizione e un tentativo di affondo centrale in avvio di match. Sotto tono il 10 rossoverde, ben ingabbiato nella morsa difensiva dell’Hellas e mai accompagnato a dovere nei pochi attacchi all’area veronese della Ternana: male Avenatti – talvolta sceso a prendere palla a quaranta metri dalla porta -, volenteroso (un paio di buoni spunti per il siciliano) ma senza tentativi concreti La Gumina. Nel secondo tempo debutto per Simone Palombi.

Male Antonio Palumbo

Male Antonio Palumbo

Gioco su azione Quattro conclusioni verso la porta scaligera, tre delle quali nate – Contini, Falletti, Petriccione – da calci piazzati. La Ternana, anche in parità numerica, è tornato a mostrare quel ‘Tallone d’Achille’ ormai lampante nella squadra di Benito Carbone: davanti non si crea, non si sviluppa una manovra fluida – magari a tratti – e, soprattutto, giunte ai venti metri le ‘Fere’ si affidano spesso a cross dagli esterni facili preda dei difensori rivali. Se difensivamente la ‘quadra’ c’è, nel reparto avanzato la sensazione è che serva giocoforza un Falletti in giornata positiva per far sì che la squadra sia in grado di essere efficace: bene gli schemi da calcio piazzato, poi c’è tutto il resto. Casella zero nei tiri dello specchio della porta: è la seconda volta che accade dal ritorno in serie B (gare di campionato), con l’unico precedente risalente a Virtus Lanciano-Ternana 1-1 del maggio 2015. Male, considerando che i rossoverdi hanno giocato per 65 minuti in parità numerica.

Giampaolo Pazzini

Giampaolo Pazzini

Ruolo ‘stregato’ Sotto la gestione Breda era stato impiegato da terzino sinistro con pessimi risultati. Quest’anno lo spostamento dall’altro lato, in un ruolo che ricopre – e bene – in nazionale. A Terni, però, non va proprio per Martin Valjent in quella posizione: «Siamo entrati male in campo e poi abbiamo preso le misure. C’è stato quindi l’episodio del rigore e giocare con un uomo in meno contro l’Hellas non è facile: la partita è finita dopo lo 0-3. Sul primo penalty – spiega il centrale slovacco – io e Biagio volevamo un po’ trattenere Souprayen ed è caduto, il rigore poteva starci ma lui non doveva essere espulso. Forse l’ammonizione per me. Credo che in undici contro undici potevamo fare bene, ma non ha senso parlarne perché ormai è andata. Fin quando – ha concluso Valjent – eravamo sullo 0-0 non siamo stati  molto inferiori a loro».

Rimpianti Rientro e fascia da capitano per Manuel Coppola. Il romano, con Palumbo e Defendi, ha sofferto nel gestire le folate offensive dell’Hellas Verona: «Nonostante – il commento del centrocampista – rigori contro, che non voglio discutere, abbiamo creato qualcosa e siamo riusciti a mettere in difficoltà una squadra come il Verona. Nella ripresa la Ternana è stata ‘sul pezzo’, siamo stati molto aggressivi nel tentativo di riprenderla. Abbiamo perso contro la squadra – termina Coppola – più forte della serie B, peccato, perché nella prima mezz’ora c’è stata parità». Ora la trasferta a Vercelli dove, con ogni probabilità, Carbone dovrà affidarsi alla coppia centrale composta da Masi e Contini.

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